Tra poche ore saluteremo il 2015. È giunto il momento di tirare le somme anche in ambito editoriale. L’anno appena trascorso non è stato facile, eppure le case editrici hanno dimostrato di non volere mollare. Il 2015 si è, infatti, caratterizzato per l’abbondanza di nuove pubblicazioni, alcune delle quali meritevoli di essere ricordate. Noi di Spaginando vi proponiamo una classifica di quelli che secondo il nostro gusto personale sono i 10 libri più belli, i migliori dell’anno. Quelli che ci hanno arricchito, emozionato, quelli che vale la pena di leggere. Con l’augurio di non perdere mai l’amore per la lettura e per il magico universo che i libri rappresentano.
Riparare i viventi di Maylis de Kerangal
Tre adolescenti di ritorno da una sessione di surf su un pullmino tappezzato di sticker, tre big wave rider, esausti, stralunati ma felici, vanno incontro a un destino che sarà fatale per uno di loro. Incidente stradale, trauma cranico, coma irreversibile, e Simon Limbres entra nel limbo macabramente preannunciato dal suo cognome. Da quel momento, una macchina inesorabile si mette in moto: bisogna salvare almeno il cuore. La scelta disperata dell’espianto, straziante, è rimessa nelle mani dei genitori. Intorno a loro, come in un coro greco, si muovono le vite degli addetti ai lavori che faranno sì che il cuore di Simon continui a battere in un altro corpo. Tra accelerazioni e pause, ventiquattr’ore di suspense, popolate dalle voci e le azioni di quanti ruotano attorno a Simon: genitori, dottori, infermieri, équipe mediche, fidanzata, tutti protagonisti dell’avventura, privatissima e al tempo stesso collettiva, di salvare un cuore, non solo organo ma sede e simbolo della vita.
Ricordami cosí di Bret Anthony Johnston
Sono trascorsi quattro anni da quando Justin è sparito. Una tragedia che ha scosso l'intera cittadina del Texas nella quale viveva. Scappato? Rapito? Affogato nella baia? I Campbell non si dànno per vinti e continuano a cercare una risposta, ma giorno dopo giorno quel che resta della famiglia sembra slabbrarsi. Finché un pomeriggio accade l'impossibile. Justin è stato ritrovato e pare stia bene. Ma le spiegazioni dietro il lieto evento sono tante, e talvolta non collimano. E dentro la famiglia restano ferite che difficilmente potranno rimarginarsi. Perché, forse, una volta che qualcosa ti è stato portato via non sarà mai piú davvero tuo.
La ragazza del treno di Paula Hawkins
La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua. Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos’ha visto davvero Rachel? Nelle mani sapienti di Paula Hawkins, il lettore viene travolto da una serie di bugie, verità, colpi di scena e ribaltamenti della trama che rendono questo romanzo un thriller da leggere compulsivamente, con un finale ineguagliabile. Decisamente il debutto dell’anno, ai vertici di tutte le classifiche.
Gli anni di Annie Ernaux
Come accade che il tempo che abbiamo vissuto diviene la nostra vita? È questo il nodo affrontato da Gli anni, romanzo autobiografico e al contempo cronaca collettiva del nostro mondo dal dopoguerra a oggi, nodo sciolto in un canto indissolubile attraverso la magistrale fusione della voce individuale con il coro della Storia. Annie Ernaux convoca la Liberazione, l’Algeria, la maternità, de Gaulle, il ’68, l’emancipazione femminile, Mitterrand; e ancora l’avanzata della merce, le tentazioni del conformismo, l’avvento di internet, l’undici settembre, la riscoperta del desiderio. Scandita dalla descrizione di fotografie e pranzi dei giorni di festa, questa «autobiografia impersonale» immerge anche la nostra esistenza nel flusso di un’inedita pratica della memoria che, spronata da una lingua tersa e affilatissima, riesce nel prodigio di «salvare» la storia di generazioni coniugando vita e morte nella luce abbagliante della bellezza del mondo.
L'amore e le foreste di Eric Reinhardt
Inizialmente Bénédicte Ombredanne aveva voluto incontrare lo scrittore solo per dirgli quanto il suo libro le avesse cambiato la vita. Inevitabile finire nel profondo, la voglia di confidarsi quando si ha la fortuna di parlare con chi sa scrivere di sentimenti. Racconta della sua esistenza, nelle pieghe della famiglia, un marito violento che tiene in scacco lei e i figli, e di quel giorno indimenticabile di ribellione. Il più bel giorno della sua vita, ma l’inizio della sua disperazione. Allora, caro scrittore, come dovrebbe essere l’amore? Come si arriva a ricomporre la costellazione di frammenti che identificano il nostro io, senza tradirsi? Siamo universi complessi, contraddittori, indefiniti, perennemente alla ricerca della gioia, ma spesso imprigionati nelle nostre stesse gabbie.
Woody di Federico Baccomo
La penna di Federico Baccomo incontra le illustrazioni di Alessandro Sanna: il risultato è Woody, una storia comica e commovente narrata dalla suggestiva voce del protagonista, un cane di razza basenji. Federico Baccomo riesce a raccontare la difficile realtà della violenza sulle donne dal punto di vista di Woody, un cane basenji, quasi tre anni e due occhi curiosi che guardano il mondo con stupore. Woody, cresciuto sempre con la sua adorata padrona, una ragazza giovane e allegra che lui ama sopra ogni cosa. Finché un giorno, aprendo gli occhi, scopre che tutto è cambiato: il mondo che conosceva, pieno di gioia, avventure e affetto, è stato sostituito dal buio e dalla sporcizia di una gabbia. Come è finito lì dentro? Perché? E, soprattutto, come può tornare dalla sua padrona? È da queste domande che comincia la storia di Woody: una storia in cui, a poco a poco, si affacciano i segni di qualcosa di terribile, un evento drammatico di cui Woody è l'unico testimone. E come tutti noi il piccolo basenji sarà costretto a confrontarsi con domande che pesano sulla sua innocenza. Che cos'è il Bene? Che cos'è il Male? E come ci si può mettere al sicuro, essere felici, in un mondo che finisce per tradire la meraviglia?
I miei piccoli dispiaceri di Miriam Toews
Elf è sempre stata la più bella. Ha stile, idee geniali, ti fa morir dal ridere; le capitali del mondo la ricoprono allegramente di dollari per farle suonare il pianoforte e gli uomini si innamorano perdutamente di lei. Yoli è la sorella squinternata. Ha messo al mondo figli con padri diversi, ha un amante avvocato, se si rompe la macchina fa sesso con il meccanico, ha il conto sempre in rosso e una carriera mancata. E cos’è adesso questa storia che Elf vuole morire? Proprio in questo momento, poi, a due settimane da un’importantissima tournée. “Elfie, ma ti rendi conto di quanto mi mancheresti?” Quali sono le cose giuste da dire per salvare una vita? Yoli la prende in giro, la consola, la sgrida, aggredisce lo psichiatra dell’ospedale, cammina lungo il fiume tumultuoso del disgelo, non sa più che pesci pigliare. Cospira con la madre, con zia Tina, con il tenero marito scienziato di Elf, con Claudio, il suo agente italiano, e tra cene alcoliche, sms di figli ed ex mariti, sorrisi e ultime frontiere del pianto, lottano tutti per convincere Elf a restare. E in questo lungo duello di parole, carezze, umorismo nero si celebra la grazia e l’energia che occorrono per accettare il dono fragile della vita. Scritto per dare forma a un dolore vero, I miei piccoli dispiaceri è un’esplosione di intelligenza, comicità e calore: Miriam Toews è una scrittrice grandissima, e in questo romanzo ha messo tutta la testa, l’anima e il cuore.
Carne viva di Merritt Tierce
Marie è una ragazza poco più che ventenne che lavora come cameriera; ha cominciato in bistrot e catene per famiglie per approdare a uno dei più lussuosi locali di Dallas. Si è fatta strada per la sua scrupolosità ed efficienza in un mestiere logorante, ma nella vita privata è disordinata fino all'autolesionismo: fa sesso casuale, si droga, sa di non essere all'altezza del suo ruolo di madre (ha una bambina che vive con il padre, un bravo ragazzo che ha lasciato Marie dopo l'ennesimo tradimento). Ma nelle pagine del romanzo racconta tutto ciò con implacabile lucidità e senza un briciolo di vittimismo, rivendicando anche le esperienze più dolorose come conseguenza delle sue scelte, e affrontando il mondo a viso aperto. Ne esce un ritratto di donna indimenticabile - brutalmente realistico, potente e sensuale - con intorno una galleria di aneddoti e personaggi che restituiscono con inedita vivacità il "dietro le quinte" del mondo della ristorazione, dai lavapiatti ispanici al solitario pianista di sala, dal gestore cocainomane al maître elegantissimo che prenota i prive negli strip club ai clienti più facoltosi.
Una perfetta felicità di James Salter
In una grande casa vittoriana sulle rive dell’Hudson, tra possenti scenari naturali e le lusinghe di New York, Viri e Nedra conducono un’esistenza che sfiora la perfezione: due figlie da iniziare ai piaceri della vita, una cerchia di amici interessanti, cene raffinate, bei libri, buona musica, un cucciolo festoso, il fuoco nel camino, giornate passate a pattinare sul fiume gelato o a prendere il sole. Tutto, all’interno di quel microcosmo, è studiato nei minimi particolari, accogliente, rassicurante, eppure più fragile di quanto appaia, inadeguato a reggere l’urto degli anni, della noia, delle ambizioni frustrate. Nedra preferisce viversi come una donna «vera, felice e generosa» piuttosto che amareggiata ma fedele, Viri è un buon padre che non sa rassegnarsi a essere solo un uomo virtuoso e non possiede la spietatezza per perseguire il successo. Sulla superficie di un matrimonio felice si aprono crepe sottili: un’altra vita, segreta, preme per venire allo scoperto, e per ciascuno la posta in gioco è la conquista di sé. James Salter ha scritto un romanzo seducente, capace di raccontare amori e destini, sofferenze e passioni, a volte condensandoli in un dettaglio folgorante, a volte seguendoli con sguardo partecipe fino al compimento: il romanzo emblematico di una generazione che scopre i limiti della propria felicità e prova la tentazione di distruggerla.
Il canto del crepuscolo di Helen Humphreys
Nel 1940, James e Rose sono una giovane coppia inglese che la guerra separa subito dopo il matrimonio. Lui, pilota della Raf, viene catturato dai tedeschi e spedito in un campo di concentramento per ufficiali dell'esercito Alleato, mentre lei si ritrova sola in un piccolo villaggio del Sussex, a svolgere il lavoro di sorveglianza per il mantenimento del coprifuoco. Sicuro dell'inutilità dei tentativi di fuga dei compagni di prigionia James combatte la noia della vita del campo studiando una coppia di uccelli, due codirossi, che hanno costruito il nido nelle vicinanze del campo, incoraggiato in questa attività dal Kommandant tedesco. Rose, intanto, costretta a una vita di solitudine, si innamora di un giovane soldato in attesa di partire per il fronte. All'improvviso, però, nella vita di Rose irrompe la sorella del marito, Enid, costretta ad abbandonare Londra dopo un bombardamento tedesco che le ha distrutto la casa. I tre protagonisti sopravviveranno alla guerra, ma le ferite dell'animo saranno molte e difficili da rimarginare.
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