Tra tutte le meraviglie naturali del mondo, ce ne sono alcune che possono rivelarsi tra le più fatali.
I vulcani, rotture deIla crosta terrestre da cui può fuoriuscire massa proveniente dalle viscere della Terra, quando entrano in attività sono un maestoso spettacolo per gli occhi, ma costituiscono un grave pericolo per l'umanità.
I vulcani possono essere estinti, dormienti o attivi. Nel corso dei secoli alcuni di loro , che si pensavano estinti a causa di un lungo periodo di inattività, si sono risvegliati provocando morte e distruzione. Proprio i vulcani che si pensavano inattivi, risvegliati da qualche terremoto sotterraneo, sono stati quelli che hanno provocato drammatiche catastrofi nei secoli.
Oggi abbiamo a disposizione una tecnologia più sofisticata per monitorare più da vicino i vulcani che costituiscono una minaccia e secondo i maggiori esperti di vulcanologia, i dieci vulcani più pericolosi della Terra, che potrebbero esplodere ed eruttare nel prossimo futuro, sono quelli che seguono.
- Monte Nyiragongo (nella foto, Repubblica Democratica del Congo). È uno dei vulcani più attivi del mondo e negli ultimi cento anni ha già eruttato 34 volte. L'ultima volta è stato nel 2002, costringendo i 40.000 residenti della città di Goma ad evacuare in tutta fretta. L'attività del vulcano ha emesso anidride carbonica, un gas tossico che ha ucciso numerosi bambini, sollevando gravi preoccupazioni tra tutti gli abitanti nelle zone circostanti.
- Taal Volcano (Filippine). È il secondo vulcano più attivo delle Filippine e si trova nel bel mezzo di un lago, che faceva parte del cratere di quello che nell'antichità era un vulcano molto più grande sotto le profondità del lago. Ciò che rende assai pericoloso questo vulcano è la sua vicinanza a Vulcano Island, un'isola abitata proprio nel mezzo del lago. La sua ultima grande eruzione risale al 1977, ma molti segnali indicano una costante attività sismica.
- Galeras (Colombia). È un vulcano attivo da un milione di anni e la sua ultima eruzione mortale risale al 1993, quando uccise nove persone, sei delle quali erano scienziati in spedizione per studiare il vulcano. Anche nel 2010 un'eruzione ha costretto 8.000 persone all'evacuazione.
- Colima (Messico). Ha eruttato più di 40 volte durante gli ultimi cinquecento anni. È considerato molto pericoloso per il fatto di avere non uno, ma due picchi. Inoltre si trova molto vicino a zone abitate da centinaia di migliaia di persone. Le eruzioni più recenti risalgono a gennaio 2015.
- Teide (Isole Canarie). È il terzo vulcano più grande del mondo ed è attualmente classificato come dormiente. La sua ultima eruzione risale al 1909 ma gli scienziati ritengono che potrebbe ancora risvegliarsi e tornare in attività, evento che potrebbe causare una catastrofe vista la numerosa popolazione che abita nell'isola.
- Monte Unzen (Giappone). Il Giappone giace su una grande faglia sismica, a rischio di tsunami e contenente una miriade di vulcani. Il vulcano del Monte Unzen è sull'isola di Kyushu e la sua ultima eruzione drammatica è avvenuta nel 1792, provocando uno tsunami e la morte di 15.000 persone. Non erutta dal 1995 ma emette ancora elementi piroclastici, che nel tempo hanno distrutto circa 2.000 abitazioni.
- Cascade Range (Stati Uniti). Cascades è una catena montuosa nella parte occidentale del Nord America, con un gran numero di vulcani, tra i quali il Monte Baker e il Monte Rainier. Sono vulcani classificati come attivi e in pericolo di eruzione.
- Monte Redoubt (Alaska). Le Isole Aleutine, facenti parte dell'Alaska, ospitano circa 40 vulcani attivi, di cui uno stratovulcano (Mount Redoubt). Anche se è un vulcano attivo, non costituisce una grave minaccia poichè le zone circostanti sono scarsamente popolate. La sua ultima eruzione risale al 1989, quando provocò alcuni problemi ad un volo passeggeri, costringendolo ad un atterraggio di emergenza ad Anchorage.
- Krakatoa (Indonesia). È un vulcano tristemente noto per la sua devastante eruzione nel 1883. Causò tsunami giganteschi e distrusse quasi totalmente l'isola di Krakatoa, causando la morte di 36.000 persone. Pur continuando ad essere attivo, gli esperti credono che non avrà altre eruzioni disastrose.
- Llaima (Cile). È uno dei vulcani più critici di tutto il Sud America. Uno degli effetti più temuti dell'eruzione di questo vulcano è lo scioglimento della neve sulla sua sommità che provocherebbe inondazioni e frane. L'eruzione avvenuta nel 2008 ha comportato l'evacuazione di centinaia di persone dai villaggi circostanti. L'ultima eruzione risale al 2009.
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