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I 100 più importanti e potenti al mondo

Da Vini&terroir

Ogni anno la rivista Drinks Business e Liv-Ex , società britannica specializzata nelle analisi di tutti i tipi di mercati vinicoli, pubblicano la loro lista dei 100 “fine wines” più influenti nel mercato vinicolo. La classifica tiene conto del livello di mercato generato dalla Liv-Ex Fine Wine Exchange, il punteggio medio di Robert Parker, prezzo medio, performance annuale e prezzo moltiplicato per produzione annuale. Insomma penso che sia una delle classifiche più complete ed esaudenti , per tutti i tipi di palati…… Si tratta della classifica per vedere chi è il vino più potente , sotto tutti gli aspetti, al mondo. Chi è il padrone incontrastato di questa classifica annuale? La Francia naturalmente con 84 vini nei primi 100.

I 100 più importanti e potenti  al mondo

 Ai primi 10 posti vini di Bordeaux con l’eccezione Domaine Romanee Conti al 5 posto; comanda Chateau Lafite Rothschild,posizione invariata rispetto ad anno precedente, secondo il Mouton Rothschild , +1, poi Chateau Haut Brion, +2, Chateau Latour, -2, poi DRC,+1, Petrus, +1, Chateau Cheval Blanc, +13, Chateau Pontet Canet, +3, e Chateau Mission Haut Brion a -2.  Appena fuori dalla top ten l’Australia con il Penfolds Grange che rimane saldo all’11 posto come l’anno precedente. Il primo americano è Opus One al 25 posto con un ottimo + 11  mentre l’altra perla della Napa Valley è al 39 posto con un -1. L’Italia? Il primo degli italiani è ovviamente il Sassicaia al 27 posto, con un -6; Ornellaia al 35 con un -3; poi il Tignanello al 50 posto come new entry; Masseto al 51 posto con un’incredibile -20; Solaia al62 posto con un +3; Gaja al 63 posto con un +1; ed ultimo degli italiani Sandrone al 97 posto come new entry. Per gli Champagne il primo è Salon al 31 posto; Krug al 34 e Dom Perignon al 38. Buona la performance della Spagna con Vega Sicilia al 36, Pingus al 79 e Pesquera al 88. La tendenza dei mercati internazionali è sempre orientata verso i vini di Bordeaux con la sola eccezione del DRC della Borgogna. I vini che hanno fatto un balzo in avanti notevole sono Chateau Pichon Baron con un +42, Leoville Poyferrè con un +23 e Chateau Pichon Lalnde  con un +20. Gli Italiani  sono più o meno stabili a metà classifica.


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