Per chiudere l'anno in bellezza, The Freak vi propone una selezione dei film usciti nelle sale italiane nel corso del 2015 e che più ci hanno fatto piangere, divertire...In una parola: emozionare!
Eccoli a voi in ordine sparso:
- Selma-La strada per la libertà: la regista afroamericana Ava DuVernay porta sul grande schermo la battaglia pacifica realmente intrapresa da Martin Luther King (un bravissimo David Oyelowo) nel 1965, anno in cui un gruppo di manifestanti si unì al reverendo per marciare dalla città di Selma a quella di Montgomery, nello Stato dell'Alabama, e protestare in tal modo contro le difficoltà opposte ai cittadini afroamericani nell'esercizio del diritto al voto. Il film, vincitore di un Oscar per la miglior colonna sonora, dà voce anche alla gente comune, agli uomini e alle donne troppo spesso dimenticati che hanno, però, avuto un ruolo fondamentale nel corso del lungo cammino verso i diritti civili. Impossibile non riflettere e commuoversi mentre sullo schermo scorrono le immagini della folla che attraversa il ponte Edmund Pettus della cittadina di Selma e viene assalita dalla polizia. Consigliato a tutti coloro che non vissero quegli anni, quegli avvenimenti drammatici e quella parte di Storia, ma che non vogliono smettere di ricordare, di pensare che quelle violenze non devono riperpetuarsi nemmeno sotto un'altra forma, tanto che anche il Presidente degli Stati Uniti Obama ha dichiarato: "Selma non riguarda il passato: Selma è oggi".
- American Sniper: Clint Eastwood racconta con la maestria che gli è propria la vera storia di Chris Kyle (uno strepitoso Bradley Cooper), U.S. Navy Seal inviato in Iraq con la missione di proteggere ad ogni costo i suoi commilitoni. La mira precisa di Chris riesce a salvare moltissime vite sul campo di battaglia, tanto da fargli guadagnare il soprannome di "Leggenda". Tornato a casa dalla moglie (Sienna Miller) e dai figli, Chris dovrà fare i conti con i fantasmi della guerra. La vicenda del cecchino più infallibile della storia militare americana ha dato vita ad innumerevoli polemiche, ma questo è decisamente un film non di guerra, ma contro la guerra, una pellicola assai dura nei confronti di un Paese che dimentica la memoria di un valoroso soldato in un posto "tra il nulla e l'addio".
- Whiplash: Andrew è batterista nella più prestigiosa e rinomata scuola di musica di New York ed il suo talento viene notato da Terence Fletcher (un bravissimo J. K. Simmons, vincitore dell'Oscar per il miglior attore non protagonista), che lo vuole nella sua band . Per diventare il migliore, però, la strada sarà lunga ed impervia, costellata da umiliazioni, prove ed esercizi sfiancanti, ed Andrew dovrà rimettere in discussione molte delle sue certezze. Definito dalla critica il " Full metal jacket della musica", questo film descrive con grande bravura e realismo la fatica che si nasconde dietro all'apparente facilità dell'esecuzione di un brano musicale, le mille prove, il sudore ed il coraggio che stanno dietro ad ogni interpretazione. Consigliato non solo a chi ama la musica, ma anche a tutti coloro che confidano nel raggiungimento dei propri obiettivi attraverso l'impegno, la costanza e la dedizione.
- Birdman o (l'imprevedibile virtù dell'ignoranza): protagonista della pellicola di Alejandro González Iñárritu è Riggan Thompson, un bravissimo Michael Keaton che ha raggiunto il picco della sua carriera di attore col ruolo di Birdman, un supereroe alato e mascherato. Non pago della celebrità, Riggan vuole dar prova di essere in grado di recitare ancora in film di livello, così decide di scrivere l'adattamento del racconto di Raymond Carver, "Di cosa parliamo quando parliamo d'amore", per poi dirigerlo ed interpretarlo a Broadway. Compagni di avventura saranno la figlia Sam, l'amico produttore Jake e due altri attori. L'opera di Iñárritu ha lasciato il segno ad Hollywood ed ha fatto il pieno di Oscar (miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura originale, miglior fotografia): la sua forza forse risiede proprio nel raccontare l'Olimpo delle star americane prendendole in giro, adottando i toni della commedia agrodolce che sfocia quasi nel dramma in alcuni punti. Consigliato a chi crede che nella vita l'importante sia solo la meta: Iñárritu insegna che ciò che realmente conta è il viaggio.
- Inside out: l'ultimo capolavoro della Disney Pixar ruota attorno alle emozioni fondamentali di ogni essere umano: Gioia, Tristezza, Rabbia, Paura e Disgusto. In compagnia di queste emozioni personificate, lo spettatore viaggia attraverso gli occhi di una bambina di undici anni, Riley, per scoprire che nella vita niente è chiaro e netto, ma ogni nostra sfaccettatura caratteriale è composta da mille sfumature. L'insegnamento che questa pellicola animata vuole dare a grandi e piccini risiede proprio nella difficile gestione delle nostre emozioni, che possono condurci verso lo stadio successivo della nostra esistenza. Durante il percorso che parte dall'infanzia e poi arriva alla maturità alcuni ricordi resteranno intatti, a significare l'importanza delle esperienze che avremo avuto, mentre altri verranno trascinati via dal vortice dell'esistenza e dalle stagioni della vita. Consigliato (prendendo in prestito le meravigliose parole dello scrittore de "Il piccolo principe") a tutti gli adulti che una volta sono stati bambini, ma che ora non se ne ricordano.
Buona visione!
2015American Sniperava duvernayBirdmancinemaDisneyInside outJ. H. SimmonsKlint Eastwoodselmathe freakWhiplash