L'esperimento prevedeva che i babbuini, del tutto liberamente, accedessero a delle gabbie nelle quali era posizionato uno schermo. Sugli schermi apparivano sequenze di quattro lettere divise in parole di senso compiuto e parole senza senso. I babbuini dovevano individuare la categoria giusta di appartenenza della parola premendo un pulsante sullo schermo. Se indovinavano ricevevano un premio.Quali sono le implicazioni di questa scoperta? Chiaramente i babbuini non sono in grado di elaborare un linguaggio verbale come il nostro. Pure, possiedono la capacità che serve a noi per leggere, cioè la lettura delle informazioni ortografiche della parola, dimostrando che per possederla non è necessario saper leggere e scrivere.Si potrebbe immaginare, a tutta prima, una condivisione di caratteristiche comuni del sistema nervoso centrale, quella del riconoscimento delle costanti, probabilmente appartenenti all'intero ordine dei primati, che i babbuini applicano alle parole come applicherebbero a qualsiasi altra forma dotata di un codice.Per intanto, i ricercatori si accontentano di dimostrare
that basic orthographic processing skills can be acquired in the absence of preexisting linguistic representations.
la competenze di base delle elaborazioni ortografiche possono essere acquisite in assenza di preesistenti rappresentazioni linguistiche.
Fonti e bibliografia:
Jonathan Grainger, Stéphane Dufau, Marie Montant, Johannes C. Ziegler, Joël Fagot, Orthographic Processing in Baboons ( Papio papio), Science 13 April 2012: vol. 336 no. 6078 pp. 245-248 DOI: 10.1126/science.1218152
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