Nazim Hikmet
Due poesie del grande poeta Nazim Hikmet (1902-1963) per i bambini che soffrono e muoiono nel mondo. Dedico a loro la mia traduzione.
La bambina morta
Sono io che busso alla tua porta
– alle porte dove mi sono fermata
ma nessuno può vedermi –
la morte mi ha oscurata.
Sono morta a Hiroshima
è successo dieci anni fa
io adesso ho sette anni –
una bimba morta non crescerà.
Diventai una pugno di cenere:
prima i capelli sono bruciati
poi gli occhi hanno preso fuoco
e il vento con sé li ha portati.
Per me non voglio niente
chi è morto non vede e non sente.
Io busso alle vostre porte
zii e zie per un vostro appello
perché mai più un bambino sia
bruciato ma abbia questo e quello.
Diamo il mondo ai bambini per un giorno
Diamo il mondo ai bambini per un giorno
per giocarci come un pallone lucente e colorato
lasciamoli giocare cantando tra le stelle
diamo il mondo ai bambini
come enorme mela come calda pagnotta
che almeno per un giorno abbiano abbastanza
diamo il mondo ai bambini
che almeno per un giorno il mondo impari l’amicizia
i bambini prenderanno il mondo dalle nostre mani
e pianteranno alberi immortali
(Versione di Paolo Statuti)
(C) by Paolo Statuti