Qual è il compito che chiediamo a un libro? Quello di farci riflettere! Se la riflessione ci fa male, gli chiediamo anche di aiutarci a capire come trovare una soluzione. “Salta, Bart!” di Susanna Tamaro è un libro che parla dei rischi che corriamo ad affidare le relazioni e la nostra vita alla tecnologia. La soluzione? Nella storia inizia con l’amicizia con una gallina.
Se non hai il tempo per incontrare i tuoi amici, per andare a fare la spesa, per entrare in libreria a scegliere cosa leggere, avrai il tempo di renderti conto che stai sbagliando tutto? Il tempo per pensare è un miraggio nelle vite super organizzate. A questo punto la “super gestione tecnologica” sembra un labirinto senza uscita, in cui si resta per comodità ma dal quale non si esce, almeno non prima che qualcuno ci suggerisca una riflessione che si insinua nella mente e distrugge pian piano i muri che ci tenevano lontani dalle cose importanti. Salta, Bart! è questo: un libro che prendi in mano con la voglia di evadere in una avventura per bambini e ti trovi a evadere dai muri che non sapevi di aver costruito.
Bart è un bambino che vive in una grande casa domotica. La mamma e il papà viaggiano spesso per lavoro e Bart rimane da solo controllato da webcam, sensori tecnologici, elettrodomestici programmati e una totale gestione computerizzata della sua giornata. Bart mangia quello che è programmato, segue una tabella di marcia fissata dalla mamma e se qualcosa esula dal normale viene sottoposto a un interrogatorio serrato per capire se si stia ammalando. Se prendiamo solo l’ultima frase, dimenticando il discorso della tecnologia, quanti bambini potrebbero essere nelle stesse condizioni di Bart? Un giorno incontra una gallina, diventano amici e qualcosa nel mondo ipercontrollato di Bart inizia a cambiare. Li aspetta una avventura rocambolesta che inizia saltando in un libro, piena di personaggi strani e colpi di scena. L’amicia con la gallina era solo il primo passo per riavvicinarsi al mondo dei sentimenti veri, della bellezza, della poesia che ci saranno sempre d’aiuto.
Susanna Tamaro era presente al Mammacheblog sabato 29 novembre. Si è confrontata con le mamme blogger presenti in sala sui limiti e i vantaggi della tecnologia nel mondo dei bambini. Ero presente e il suo invito non dimenticare le relazioni umane soprattutto con i bambini mi ha molto colpita. Voglio riportare delle frasi che ho scritto su Twitter in quel momento perché rendono meglio di tante parole, il suo messaggio.
Mentre ascoltavo Susanna Tamaro pensavo a quante battaglie si fanno per la tecnologia nella vita dei bambini e quante poche se ne fanno per la bellezza a cui li dovremmo esporre. Bart è un bambino cresciuto a pane e tecnologia, così come la gallina è cresciuta in allevamenti tecnologici. Mi sono chiesta se entrambi siano “da commercio”, se la tecnologia invece di avere quel valore premiante che spesso le diamo non serva invece a omologare e dominare limitando il pensiero.
Bart viene salvato da una gallina che metaforicamente impersona la bellezza della poesia. Dove altro possiamo trovare questa bellezza? Susanna Tamaro ci suggerisce la creatività, il silenzio, la natura: portare i bambini a scoprire la meraviglia del mondo che ci circonda. Sarebbe semplice, perché ai bambini piace giocare all’aria aperta, a loro piacciono gli animali, i prati, l’acqua, ma noi gli diamo la possibilità di fare tutto questo? Eppure i bambini ci chiedono di andare giocare liberi come ci chiedono la tecnologia, ma noi li ascoltiamo sempre?
Quest’anno ore di prato e fango sotto l’albero!
Salta, Bart!
di Susanna Tamaro
Giunti
Età di lettura: dai 10 anni
Consiglio: Per il lancio del libro Giunti ha messo a punto una app, Meteo kids, che propone consigli di attività da fare con i bambini in base al meteo (se c’è il sole attività all’aperto, se piove attività da fare al chiuso).
Post realizzato in collaborazione con Giunti
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