Alcune volte capita, in buona fede, di parlare dei bambini e di fare confronti dai quali sembra emergere inesorabilmente che i figli degli altri siano “più buoni” nel senso di più ubbidienti, più calmi e meno inclini ai capricci. Molte volte sento parlare di quanto i figli piccoli degli altri ci sembrino “migliori dei nostri”, sempre nel senso indicato, con sentimenti contrastanti che vanno dalla colpevolezza, in quanto ce ne diamo la colpa, e di incredulità, guardando gli altri genitori.Recentemente trovandomi in mezzo a questo tipo di discorsi mi è venuto spontaneo, per cercare di darci un taglio, commentare con: “I bambini sono come i cocomeri, da fuori sembrano tutti buoni” Avete presente quando si deve scegliere un cocomero da comprare? Al di là di strane tecniche per indovinarne la bontà come annusarlo o batterlo con le dita per sentire il suono, la verità verrà fuori solo a casa quando sarà tagliata, e assaggiata, la prima fetta.
P.S. Non fatelo con i bambini.