Estratto dal racconto "Der Brüter" dalla raccolta Limbus - Trilogia di Scarafaggi(…) Il lavoro di Nestor non conosce crisi e pandemia di prioni guasti. Il negozio a Rue Forget, Perez Services Funéraires, tre vetrine in acqua flessibile, va ormai avanti da trent’anni. Nestor è stato il primo a specializzarsi nelle densourne, ci ha visto lungo. Niente casse da morto e cimiteri pestilenziali, fiori di silicone e grassi becchini. Hanno mangiato fin troppo, quei figli di puttana, ingoiando pezzi di roba ferma, immobile, quasi fresca. Adesso sono rimasti a bocca asciutta, la festa è finita. Tutti si portano dietro i propri cari nella preziosa densourna, una capsula di dilitio di dieci centimetri, con dentro polvere dell’amata polpa, sabbia grigia finissima, e un visore all’esterno con una infinita selezione di contenuti multimediali da consultare. Ricordi archiviati in una completa rete di associazioni e connessioni, per chi ama manovrare il defunto con il “pilota automatico”, farlo interessare ancora delle proprie cose, ricevere un consiglio randomico, interagire col proprio amato morto attraverso avanzati algoritmi. Tastiere hertel che soddisfano qualsiasi query, anche le più stravaganti.(…)