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I bianchi dell’Alto adige

Da Vini&terroir

Marina Betto racconta dei grandi bianchi dell’Alto Adige e di due eccellenze enologiche della regione: Saint Michele Appiano e Tramin.

Se c’è un colore che interpreta l’estate questo è il bianco, che riflette la luce, la rifrange in un prisma ottico per racchiudere tutti i colori vividi e forti di questa stagione ; anche tra i vini preferibilmente si sceglie “ bianco”, più adatto alla cucina estiva, di mare, e comunque ad accompagnare piatti leggeri e freschi. Confrontiamo tre vini bianchi prodotti in Alto Adige : Pinot Bianco, Gewustraminer e Sauvignon, di due cantine sociali eccellenti ST.Michael Eppan e Tramin.

L’Alto Adige non è una realtà univoca, si coltivano diversi vitigni in zone differenti per clima e posizione; tutta la regione ha 5300 ha a vigneto, non tanti, ma non essendoci pianure la coltivazione dell’uva è stata sicuramente più difficile che in altre regioni.

La provincia di Trento è la culla della Schiava, la Bassa Atesina e la zona di Bolzano vedono primeggiare il Pinot Bianco, mentre verso est troviamo il Pinot Nero. La zona tra Merano Bolzano e Caldaro è vulcanica ( porfido rosso) ottima per regalare finezza ad alcuni vini rossi ; nella Bassa Atesina il terreno è calcareo e fertile per dare struttura al Lagrein, mentre il Gewurztraminer che vuole suolo calcareo e argilla viene coltivato a Termeno.

I bianchi dell’Alto adige

pinot bianco

Il Pinot Bianco si produce in tutta la regione tranne che nella Valle dell’Isarco è un vitigno straordinario, e come il Nebbiolo , sa dare il meglio di se in Italia con vini longevi ed eleganti. Si coltiva anche in Friuli, ma la differenza è la finezza ed eleganza di aromi del Pinot Bianco altoatesino in confronto a quello friulano più profondo, spesso, minerale. Fu portato dalla Borgogna e dallo Champagne dall’Arciduca Giovanni d’Austria nel 1852 e fu in un primo momento confuso con lo Chardonnay. Il fattore critico per le uve è quasi sempre l’acidità, che invece questo vitigno regge benissimo regalando al vino profumi riconoscibili e distintivi, tra cui quello di mela.

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gewurztraminer

IL Gewurztraminer ( uva speziata di Termeno)è un vitigno color nocciola, rosato, conosciuto fino dal “200 coltivato prevalentemente nella bassa Atesina; o lo si ama o non si apprezza ,da origine a vini molto caldi e rotondi con poca acidità, con profumo di petalo di rosa, acqua di rose, frutti tropicali e litchy, noce moscata, cannella e chiodo di garofano.

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sauvignon blanc

Il Sauvignon Blanc fu introdotto dalla Francia in Alto Adige a fine “800 dalla zona della Loira, dove questo vitigno si esprime con Sancerre e Pouilly fumè; grandi Sauvignon secchi provengono da Bordeaux e dall’Australia.E’ un vitigno semiaromatico con profumi distintivi di salvia , foglia di pomodoro, erba appena tagliata. Se ne ricavano vini sia freschi e di pronta beva che vini più strutturati e dal gusto più intenso.

Hans Terzer è l’enologo di San Michele Appiano, cantina fondata nel 1907, con 350 soci e 380 ha di superficie vitata; 2,5 sono i milioni di bottiglie prodotte.” La qualità non conosce compromessi” ama dire Terzer, e ancora “ il miglior amico di ogni dissertazione filosofica è il vino”.

Tramin è una coperativa con 270 viticoltori; 1,5 milioni sono le bottiglie prodotte ogni anno e la nuova cantina è un gioiello di design, è fra le prime cantine sociali dell’Altoadige ad aver introdotto il biodinamico e Willi Sturz è l’enologo dell’anno 2004.

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Il primo vino che degusto è il Pinot Bianco Schulthauser di San Michele Appiano 13,5 % vol., che subisce una fermentazione a temperatura controllata per il 75 % e il restante 25 % in legno grande;colore paglierino luminoso, al naso è minerale e ricco di sfumature floreali che fanno però prevalere l’aspetto fumè; in bocca è rotondo e persistente con il corredo minerale lungo.

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Di Tramin il Pinot bianco Moriz ( S. Maurizio è il patrono di Sella) è giallo paglierino con profumi coerenti e tipici del vitigno : mela, pesca e agrumi, mescolati al fiore di gelsomino; gustativamente possiede una buona spalla alcolica e una solida persistenza ammandorlata.Tra questi due Pinot Bianco preferisco lo Schulthauser più fine ed elegante in tutte le sue componenti.

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Passando al Sauvignon Sanct Valentin 2010 14, 5 % vol. che si presenta paglierino scarico , sorprende sempre il nitore della freschezza, ricca di note di salvia e sambuco, mista a profumi floreali e fruttati di pesca, e una sensazione minerale netta di pietra focaia, che si ritrova gustativamente ricca e salina.

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Il Sauvignon Montan di Tramin 2010 14 % vol. se vogliamo è più ruffiano. Nel bicchiere è giallo dorato con riflessi verdi e al naso colpisce il suo fruttato tropicale misto a note di ginestra e al minerale quasi gessoso; in bocca è caldo ma equilibrato .Ne sono stata attratta al primo sorso.

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Infine il Gewurztraminer di Tramin Nussbaumer ( prende il nome da un maso, e vuol dire “ albero di noce”)2011 15% vol. è color giallo paglierino tendente al dorato,si propone al naso rotondo e maturo con sentori di rosa, mango, chiodi di garofano, mela, è sapido e morbido quasi con un finale zuccherino e mielato; veramente straordinario se accompagnato ad un piatto agrodolce come una caponata siciliana.

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Invece il Gewurztraminer di San Michael Eppan S. Valentin 2010 è di un bel paglierino intenso con profumi delicati di rosa e pesca; è meno esagerato rispetto all’altro, e sicuramente fine e meno rotondo, il giusto accompagnamento per una pasta al limone.

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