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I binari da seguire di Anna Masera, #IlMioMentore

Creato il 24 settembre 2012 da Franzrusso @franzrusso

Anna Masera ci racconta un pò della sua vita e di come, dopo la morte della mamma quando era ancora piccola, la ricerca di una figura su cui poggiare fosse importante. La trovò nella sua maestra e i suoi insegnamenti li conserva e li segue ancora oggi. Una bella storia che ci ricorda che la figura del mentore è fondamentale, come lo è per i ragazzi per i quali Mentoring Usa Italia Onlus ha realizzato la campagna “Cambia la vita di un bambino”. E tutti voi potete sostenerla fino al 30 settembre con una donazione di 2 euro via sms o 5 euro da telefono fisso

I binari da seguire di Anna Masera, #IlMioMentoreIl mio mentore è stata la maestra Cassina, in prima elementare. Abitavo da poco a Milano, mia mamma stava morendo di tumore, mio padre si era trasferito in città dall’Alto Adige dove faceva il capitano degli Alpini per farsi aiutare dalle sue sorelle, mie zie, ad allevare i suoi tre figli: mio fratello, mia sorella e io. Ero la più grande, la più responsabilizzata, e la più cosciente di quello che stava accadendo. Perdere la mamma da piccola è stato un trauma con cui ancora oggi faccio i conti. Ma all’età di 7 anni (sono nata in gennaio e ho iniziato la scuola a 6 anni e mezzo) ero una cucciola costretta a comportarsi da adulta in casa, con un papà militare che mi amava ma non sapeva esprimerlo con la tenerezza di una mamma… Era dura e a scuola rischiavo di sbandare.

La maestra Cassina era una donna che avrebbe potuto essere una nonna (i nonni non li ho mai avuti, tutti morti prematuramente), era dolce e comprensiva, aveva i capelli così bianchi da sembrare azzurri come quelli della Fata Turchina. Eppure era ferma e severa, una persona “eretta”, che sapeva farsi rispettare per autorevolezza, non autoritarismo. Aveva conquistato la mia fiducia in maniera totale.

Per lei ero disposta a fare di tutto. Mi ha indicato la via, e mi ha dato binari che anche adesso, a distanza di 45 anni, mi aiutano a non sbandare quando ho dei momenti di sconforto. Mi ha insegnato le aste, ma anche a capire il significato del “senso del dovere” e della massima “prima il dovere e poi il piacere”.

Mi ha insegnato la concentrazione, a stringere i denti per raggiungere gli obiettivi. Ma mi ha anche saputo coccolare con delicatezza, e con grande discrezione. Quando mi ammalavo mi consigliava libri che sistematicamente divoravo, coltivando così in me la passione per la lettura. Mi ha permesso di sfogare il mio dolore descrivendolo nei disegni e scrivendone nei temi, promettendomi di non leggerli ad alta voce in classe e di non farli vedere a mio padre, che non volevo addolorare. Solo da grande ho visto che mio padre invece li aveva ovviamente visti e conservati tutti…

Insomma, da piccola non lo sapevo, ma da grande ho capito che anche grazie a lei, mio padre mi ha capita e mi è stato vicino. Purtroppo la maestra Cassina è andata in pensione prima che io finissi le elementari. E’ stata una grande perdita. Se fosse rimasta, sarei sicuramente una persona migliore. Ed è l’unica maestra che abbia avuto di cui io conservi ancora il ricordo.

Fino al 30 settembre è possibile donare due euro inviando un sms al numero 45507 o cinque euro dal telefono fisso per “Cambia la vita di un bambino” iniziativa di Mentoring Usa Italia Onlus

 


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