I biscotti dell’amicizia, meglio conosciuti come frollini.

Da Gattolona1964

Complice la neve ed il freddo che sta arrivando giustamente data la stagione, vorrei proseguire con la seconda semplice ricetta dedicata ai dolci. Sorseggio molti the e caffè d’orzo in queste invernali giornate e vi confesso, che mi piace intingervi i miei biscotti, non guardando assolutamente alle calorie, ma solo al calore che mi trasmettono. A volte mi prende la malinconia, come penso a tanti di voi, a volte non ci sono due braccia forti ad abbracciarmi perché queste braccia sono troppo stanche ed impegnate. Spesso sola in casa soprattutto al mattino, durante la mia sacrosanta pausa caffè o the, o orzo, qualche buon biscotto preparato in modo semplice e genuino, lo sgranocchio volentieri e non ha mai rovinato la silhouette di nessuno! Tutto sta nella misura, come in ogni azione che si compie, non bisogna mangiarne un chilogrammo intero, altrimenti…ci ritroviamo sole ed obese. Non è il caso dato l’ elevato numero di malattie cardiovascolari e ipertensioni dovute ad abitudini alimentari errate o troppo ricche in zuccheri e grassi. Dunque biscotti sì, ma con criterio!

Ingredienti:

250 gr.di farina doppio zero (senza agenti lievitanti dentro)

150 gr. di burro

130 gr di zucchero bianco oppure metà grezzo e metà bianco

2 tuorli d’uovo (tre, se i tuorli sono molto piccoli)

zucchero a velo per la presentazione.

Su un tagliere di legno mettete la farina e lasciate un buco grosso al centro. Riempire il buco con: i tuorli, (senza albumi!) lo zucchero, il burro lasciato precedentemente ammorbidire vicino ad una fonte di calore. Attenzione! Non ho detto sciogliere (come fa qualche mia amica), ammorbidirlo in modo da poterlo lavorare bene con le mani. Mescolate energicamente e abbastanza in fretta, quando il composto risulterà cremoso, è l’ora di aggiungere la farina setacciata con il famoso colino di ferro. C’è chi aggiunge anche un pizzico di sale nei dolci tutti come regola base: io no….Quando il vostro impasto lo sentite tra le mani omogeneo, privo di grumi e liscio avvolgetelo nella pellicola trasparente e ponetelo in frigorifero nella parte alta, per almeno 30/40 minuti. Trascorso questo tempo, utile a far sì che l’impasto prenda consistenza e non si sbricioli mentre date la forma ai biscotti, tagliatene metà e l’ altra parte lasciatela ancora in frigorifero. Infarinate un poco il tagliere, spianate l’impasto con il mattarello ( o cannella!) sino ad ottenere un’altezza di circa un centimetro. Usate delicatezza nei movimenti, l’impasto, molto somigliante ad una pasta frolla è delicato e tende a rompersi. Ora potete sbizzarrirvi a ritagliare le forme dei biscotti: se ne trovano nei supermercati delle strane e bizzarre! A me personalmente piacciono le forme natalizie, anche se non è più Natale, ma ci sono anche le formine Pasquali (grembiuli inclusi) e altre delizie!! Volendo fare dei “frolloni” usate le forme più larghe, in alternativa, soprattutto se dovete regalarmi, usate le formine piccole, sono più delicate e si presentano meglio.

In precedenza avrete già per riscaldato il vostro forno a 150/160 gradi, una volta terminate le formine, ponetele (adagio) su una piastra da forno avvolta nella carta da forno, in modo tale che non dovete usare altro burro per ungere la piastra.

Quando appoggiate le forme sulla piastra, abbiate cura di tenerle distanziate tra loro di mezzo centimetro: in cottura si gonfiano e si allargano, ragion per cui, se li appoggiate molto vicini si attaccano e nel toglierli, si potrebbero rompere. Il tempo di cottura è fondamentale peri biscotti: io vi dico circa 15/20/25 minuti, ma ripeto varia dal tipo di forno….L’unico accorgimento in questo caso è aprire il forno, (si può fare) guardare se sono dorati bene e non marroncini. Vi lascio aprire il forno dopo almeno 15 minuti, perchè non abbiamo messo lievito o non stiamo facendo torte…

Una volta appurato che sono ben dorati, intendo un colore giallo scuro, li possiamo per scrupolo anche girare dalla parte opposta e verificarne il colore. A cottura ultimata, estraeteli dal forno, lasciateli raffreddare e spolverizzateli con poco zucchero a velo.

Se volete una variante gustosa aggiungete all’impasto circa 50/60 di mandorle pelate, tritate abbastanza fini (non a poltiglia…) nel robot. Consiglio la prima volta comunque di farli senza varianti al fine di prenderci “la mano”.

Si conservano benissimo in un vaso di vetro ben chiuso anche per ¾ giorni…..ma a casa mia, non durano più di un giorno: e a casa vostra?

Canali, 17 Gennaio 2013.


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