In principio fu la Princi che venerdì pomeriggio ha cominciato a rovesciare la qualunque, indistintamente, tra letto, divano e pavimento. Dopo la conseguente notte insonne, sabato mattina, la conferma, ero più infettatata che assonnata ed eccola che, come volevasi dimostrare, si presenta lei, la febbre, a me e a alla Princi, in comitiva, formato famiglia. Vai di Tachipirina ogni 4 ore e di letto e di divano e di pigiamone di pile e di copertine e di brodini e di spremute e di tisane e di camomille. Il Socio ci faceva da infermiere e con suo sommo piacere il week-end appena passato è trascorso così, tra un giro di starnuti ed un mare di fazzoletti.
Oggi ci pare di intravedere una luce in fondo al tunnel, che se ieri pomeriggio improvvisamente la temperatura della Princi è schizzata fino a 39.2, roba da infarto, oggi siamo stabili, entrambi sui 37, poichè anche i miei 38.5 hanno finalmente deciso di levare le tende. Che era ora. Diciamocelo. Due giorni sono più che sufficienti per riposarsi. Che stasera comincio anche il corso di fotografia al Foto Cine Club.
Detto questo, oggi nonostante i 6 gradi, c'è un bellissimo sole. Bello solo perché ti riempie la casa di luce e ti aiuta a immaginare come naturale il calduccio dei caloriferi perennemente in funzione, che se ti azzardi a mettere piede fuori i pinguini ti prendono a schiaffi ed è meglio non rischiare.
Con il gelo fuori è una Princi a casa dall'asilo, il trucco è dare spazio alla fantasia, ora non è che chissà che abbiamo fatto, ma un diversivo dovevamo pure trovarlo, dopo due giorni passati con le chiappe incollate al divano, toccava darsi una smossa.
I Biscotti della felicità: farina, burro, zucchero e uova come base. Mani sporche, sorrisi e chiacchiere per decorazione.
Non sono i veri biscotti della felicità, quelli cinesi con detti rivelatori all'interno. Sono i nostri biscotti della felicità. Quelli che ci servivano dopo 48 ore di nasi gocciolanti, lamenti, paturnie, dolori, freddo e medicine. Quelli che ci servivano per rimetterci un attimo in moto, e non farci abbattere dalla febbre che ci ha già rubato abbastanza tempo.
Sono la nostra sorpresa per il Socio, per ricompensarlo del tempo che ha passato a accudirci, preparandoci spremute e latte caldo, rimboccandonci le coperte e ricordandoci le medicine.
"Papà, chiudi gli occhi, c'è una sorpresa!" ha esordito la Princi quando il Socio è rientrato. Tutta orgogliosa ha acceso la luce del forno e ha fatto bella mostra dell'omino senza braccio, della stelline e dei cuoricini. Per coccolarci, per fare scorta di zuccheri e grassi.
Ok oggi è andata, ma la convalescenza credo durerà ancora qualche altro giorno, quindi altre 2 o 3 mattine da riempire oltre che con puzzle, favole e disegni con un attività da fare insieme ed ecco che su questo ho bisogno del vostro aiuto, cosa mi suggerite di fare domani mattina?
Song: Enya - Only Time