I BON BON – “Ecco un uovo” & “La gabbia”

Da Federicapizzi @LibriMarmellata

IL LIBRO: “Ecco un uovo” di Ramadier & Bourgeau, Babalibri

IL CONTENUTO: Robusto cartonato di formato quadrato con sicuri spigoli stondati adatti ai più piccini. Illustrazioni semplici e chiare su vivacissimi e accesi sfondi rossi e arancio in grado di attirare l’attenzione visiva.
L’albo è costruito secondo un divertente meccanismo circolare che compone, per aggiunta ad ogni doppia pagina di un particolare, il disegno di una gallina.
Si parte da un uovo, a questo si lasciano spuntare due zampette, poi una coda, un collo e due piccole ali, per finire con becco e cresta e il noto verso dell’animale.
Una volta creata, la gallinella, come è sua natura, si accoccolerà per deporre un uovo. E da lì il gioco – che era partito appunto da un semplice uovo – può riprendere…

Il testo e le figure, ad ogni voltar di pagina, portano qualche sorpresa che può divertire il piccolo lettore: dalla fuga anzitempo dell’uovo dotato solo di zampette, al suo decollo rapido una volta aggiunte le ali…e perfino qualche errore sulla giusta coda da apporre.
Tutte trovate volte a suscitare ilarità e a spingere il bambino a seguire con attenzione l’evolversi dei fatti.

SECONDO ME: Il libro è funzionale ad una proficua lettura condivisa adulto-bambino. Il genitore – o chi per lui – è invitato ad un’animazione del testo e ad un’interazione col piccolo ascoltatore che può essere chiamato a indovinare, a richiamare l’animale, a immaginare…perfino a disegnare!
L’albo mostra infatti come si possa creare un’immagine partendo da qualcosa di molto diverso e il bambino può essere stimolato a riprodurre la figura e a inventarne di nuove.

Le figure sono semplici e ben delineate e caratterizzate, facilmente recepibili da un bimbo piccino e senza particolari aggiuntivi (e non funzionali alla narrazione)

MI PIACE PER: perché è di stimolo alla lettura condivisa, perché è divertente e permette al bambino di partecipare, perché  suggerisce giochi divertenti e creativi.

NON MI PIACE PER: la mia osservazione più che una critica è un indirizzamento: non proporrei l’albo a bambini troppo piccoli (sotto i due anni) perché, a dispetto del format molto a misura di bebè, il meccanismo che sottende alla narrazione ha una sua complessità e forse potrebbe non essere compreso.

CONSIGLIATO DAI: due anni

UN’IMMAGINE TRA LE PAGINE:

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IL LIBRO: “La gabbia” di Alice Brière-Haquet e Nicolas Gouny, Bacchilega Junior

IL CONTENUTO: Una testo poetico e aggraziato che suggerisce ai bambini l’idea di libertà, avvicinata, nell’immaginario, alla musica e al volo.

Uno splendido uccello è rinchiuso nella sua gabbia e tutti i passanti si fermano ad osservarlo rapiti.
Fin quando uno di questi non prende una sbarra della piccola prigione per farne un flauto. Segue un secondo che rompe due sbarre per battere su un tamburo. E un terzo che ne afferra tre per comporre un triangolo con cui battere il tempo…
E così via finché, da un lato, non si forma una piccola orchestra e, dall’altro, l’uccellino, con la gabbia ormai in pezzi, resta libero di spiccare il volo. E andrà su su su fino al sole, che illuminerà i musicisti, e tutti i volatili incantati si soffermeranno ad ascoltarli.

SECONDO ME: Un albo piccino e leggero che fornisce però una metafora piuttosto potente ed efficace sul senso della libertà.
L’atto di volare e quello di comporre un melodia sono due invenzioni narrative e figurative molto azzeccate per rappresentare le potenzialità di un essere umano libero, perché suggeriscono l’assenza di vincoli e catene, l’espressione armonica di sé, la creatività, l’assenza di limiti e barriere propri di ciò che si diffonde e muove nell’aria e nel cielo.
Bella anche l’immagine della gabbia che viene via via distrutta per tramutare la prigionia in musica, la costrizione in strumento funzionale all’atto creativo.

Nonostante il significato profondo e ricco, il libriccino si mantiene lieve, delicato, gioioso e vivace.
Questo anche grazie alle variopinte e allegre illustrazioni che rendono le piccole pagine un tripudio di colori, con predilezione per gli elementi naturali e semplici, come nuvole, alberi, fiori e arcobaleni.

MI PIACE PER: per la lievità, la grazia e la profondità; per il formato piccino, che rende l’albo maneggevole; per la gioiosa vivacità delle figure

NON MI PIACE PER: la metafora scelta forse non è delle più originali anche se si riscatta questo peccato veniale grazie alla poesia della piccola storia costruita intorno ad essa

CONSIGLIATO DAI: tre anni

UN’IMMAGINE TRA LE PAGINE:

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