Roma – Dall’ 8 dicembre 2011 fino al 9 aprile 2012 la SoprintendenzaSpecialeper il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale di Roma, diretta da Rossella Vodret, presenta la mostra “I Borghese e l’Antico”, organizzata dalla Galleria Borghese con la collaborazione straordinaria del Museo del Louvre. Proprio dal Louvre, per la prima volta dopo oltre duecento anni, tornano nella loro collocazione originaria sessanta capolavori di arte antica, oggi nucleo essenziale della raccolta di antichità del Museo parigino.
La mostra è curata da Anna Coliva, Direttore della Galleria Borghese, Marie-Lou Fabrega Dubert, Chargée de mission Département des Antiquités grecques, étrusques et romaines del Museo del Louvre, Jean Luc Martinez, Directeur Département des Antiquités grecques, étrusques et romaines del Museo del Louvre e Marina Minozzi, Storico dell’arte, direttore e coordinatore della Galleria Borghese; coordinata da Mondo Mostre e resa possibile grazie al sostegno di Arcus, Air France, BNL, BNP Paribas, Enel, Ferrero.
La mostra è un evento unico ed eccezionale perché celebra il patrimonio storico ed artistico italiano in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.
La Villa Borghese, che ancora oggi ospita la Galleria e il Museo, fu edificata agli inizi del ‘600 fuori Porta Pinciana su un’antica vigna di proprietà della famiglia Borghese e nel corso del tempo furono aggiunti altri terreni fino a costituire l’immenso parco. La famiglia Borghese, di origine senese, arrivò a Roma verso la fine del ‘500 conquistando un ruolo di primo piano nell’ambito dell’aristocrazia romana che culminò con l’elezione al soglio pontificio di Camillo con il nome di Papa Paolo V. Da quel momento cominciarono le grandi imprese edificatorie e collezionistiche della famiglia per le quali ebbe un ruolo di spicco il cardinale Scipione Borghese, nipote del papa, che dimostrò di avere uno straordinario intuito collezionistico. Finita l’edificazione della Villa cominciarono ad esservi trasportate parte delle opere che costituivano la vasta raccolta di Scipione, e che fino a quel momento erano conservate nel palazzo di Borgo. Le opere erano state acquistate da Scipione a partire dal 1607 il quale continuò in maniera sistematica l’acquisto di collezioni in blocco. Per la scultura antica, i due nuclei importanti provenivano: il primo dalla famiglia Ceoli (ben 273 pezzi) e il secondo dal lascito di Giovanni Battista della Porta. La Villa fu costruita per essere un museo, un luogo di cultura, per l’esposizione di immagini esemplari dell’arte antica e moderna, per la musica e per gli studi ma anche per la contemplazione della natura. L’attenzione del cardinale Scipione era rivolta in particolare all’arte antica, rinascimentale e contemporanea; ricercò con enorme passione la scultura antica e, quando era frammentaria, la faceva restaurare da supremi scultori come Gian Lorenzo Bernini o Nicolas Cordier. L’ambizione del Cardinale favorì la creazione di nuove sculture e di gruppi marmorei da mettere a confronto con le opere antiche, confronto superato in maniera brillante da Bernini. Alla morte di Scipione nel 1633, la villa e le collezioni erano perfettamente delineate, in una straordinaria armonia tra contenitore e contenuto. Seguirà poi una fase di relativo abbandono fino a quando, nel 1770, Marcantonio IV Borghese decise un radicale rinnovamento della villa, secondo il gusto neoclassico. All’inizio dell’‘800 il matrimonio del principe Camillo Borghese con Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone, segnerà un capitolo negativo nella storia della Galleria. Camillo acquisiva onori ma anche alcuni obblighi: nel 1807 vendette a Napoleone 154 statue tra cui l’Ermafrodito dormiente restaurato da un giovanissimo Bernini, il Sileno e Bacco bambino, le Tre Grazie e il celebre Centauro cavalcato da Amore, 160 busti, 170 bassorilievi, 30 colonne e vari vasi tra quali il noto Vaso Borghese che oggi costituiscono il Fondo Borghese del Louvre e che dopo 200 anni “ritornano a casa” per essere ammirati nel luogo in cui sono stati custoditi e protetti per molto tempo. Napoleone aveva perseguito il proposito auto celebrativo di dotare la capitale francese del museo pubblico più importante delle arti universali, il Museo del Louvre, già Musée Central des Arts, che tra il 1803 e il 1815 prenderà il nome di Musée Napoléon. La persona incaricata di sistemare la collezione Borghese fu Ennio Quirino Visconti, il responsabile dell’acquisizione più importante della storia delle raccolte d’arte antica del Louvre. Le opere partirono per Parigi in due fasi: le opere più belle e importanti partirono con due convogli via terra, le rimanenti opere arrivarono in secondo tempo sempre via terra. La perdita di questi straordinari capolavori ebbe un impatto fortissimo sulle coscienze del tempo. Antonio Canova, che sulle sculture della Villa aveva condotto il suo studio sull’antico, l’avrebbe definita proprio davanti a Napoleone “…una incancellabile vergogna…” per la famiglia che possedeva “…la villa più bella del mondo…”. La vicenda della vendita della collezione fu molto sentita tanto da suscitare una consapevolezza nuova del rischio, sempre in agguato, sulle opere d’arte italiane e pose così le prime basi dei provvedimenti di tutela del patrimonio artistico italiano.
Lascio la conclusione alle parole di un’iscrizione inserita nel prospetto del teatrino nel parco della sontuosa Villa: “…Io, custode della Villa Borghese Pinciana, questo pubblicamente dichiaro: chiunque tu sia, purchè uomo libero, non temere qui impicci di regolamenti; va pure dove vuoi, domanda quel che desideri; vai via quando vuoi”.
Cosa dire allora: Bentornate a casa, anche se solo per quattro mesi!
Isabella Martinelli
Informazioni:
“I Borghese e l’Antico”
Galleria Borghese, piazzale Scipione Borghese 5, Roma
Dal 8 dicembre 2011 al 9 aprile 2012
Dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19; chiuso il lunedì
Biglietti: intero 13,50 euro per mostra e Galleria Borghese, compreso diritto di prevendita, prenotazione obbligatoria
Catalogo: Skira
Info: 06-32810
www.mondomostre.it, www.galleriaborghese.it
Tags: borghese e l'antico, galleria borghese, lazio, roma, villa borghese
This entry was posted on 17/12/2011 at 02:41 and is filed under in Evidenza, Mostre in Italia, Recensioni. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.