Magazine Diario personale

I brindatori del tempo perduto

Da Kisciotte @Kisciotte_Dixit
Inizia un nuovo anno.Si rinnovano gli auguri.“Buon anno!”“Ti auguro tanta felicità!”“Possa il 2012 donarti ciò che l’anno precedente non ti ha recato!”Come ogni anno, come ogni data solenne, facciamo tappa sulla via del tempo.Refrigeriamo i corpi, bivaccando all’ombra del nostro trascorrere.Rinnoviamo riti e formule scaramantiche.Stappiamo spumante, tagliamo pandoro e panettone.Ci sorridiamo in faccia rassegnati sorrisi d’ottimismo verso l’ignoto che sarà.
Un ignoto i cui pochi lineamenti certi suggeriscono la triste effigie della penombra passata.Un anno: quel trancio temporale, quel moncone d’approssimazione, che ci siamo inventati per illuderci di esercitare una qualche forma di controllo sulla Vastità dell’esistere.Pasteggiamo, lusinghiamo, recitiamo rituali di speranza.Ricchezza e salute, felicità, cotechino e lenticchie.Ben sapendo, in fondo, che tutto ciò, come sempre, andrà in merda.L’unica reminescenza di un fuoco d’artificio sarà il borbottio di uno sfiato d’addome.Non c’è alcuna novità in questa notte tra due soli.Nessuna magia si accende tra un tramonto e un’alba.Ammantiamo di specialità ciò che le altre creature chiamano ennesima parentesi di sonno.Si nasce e si muore come tutti gli altri giorni.Si muore e si nasce, per poi morire, come sempre.Sul nostro cammino sono finte illusioni i punti di ristoro.Nemmeno nostra è la via.Lo scorrere del tempo non si altera e non si ferma.Il tempo non scorre ineluttabile.Il tempo non scorre.Il tempo sta.Ineluttabile.Come un grande oceano di silenzio.Statico, immobile, indifferente.Una fredda corrente del Labrador siamo noi, che scorriamo attraverso la vastità del tempo.Con le nostre vite arrabattate in un istante d’eternità.Divorati dall’ansia di non perdere tempo, di non sprecare tempo.Il tempo che mai si perde osserva distaccato noi, noi sì, che ci smarriamo.Il tempo non è denaro. E non si compra.Intorno a noi il tempo è fermo, inamovibile, in attesa di vederci scomparire.Una clessidra fredda e noncurante e un poco annoiata del fastidioso brusio dei granelli.Siamo polvere spazzata dal vento.Vento generato dai nostri turbini di speranza.Granelli sostenuti da reconditi anfratti di superstizione. Il tempo mai scorre, sono le nostre miserie a scivolare via sulla superficie.Oggi e in ogni giorno di festa, illudiamoci di ingannare il tempo.Fingiamo un passatempo per il tempo libero.Il sole splende nel cielo blu.Fuggiamo su un crinale di montagna, dentro una mostra o su una barca a vela.Formichine impazzite sul carapace di una tartaruga, antica quanto il tempo.Noi, stolti, convinti di poter ingannare il tempo.Preoccupàti di doverlo aiutare a passare, transumare, riscattarlo dalla schiavitù del limite.Che è nostra, non sua.Il tempo non scorre.Il tempo è sempre libero, e ci compiange.Spettatore che sbadiglia, estraneo al nostro affanno arrabattato per tenerci aggrappati, per qualche istante, sulle pareti scivolose.Del suo esistere.Del nostro fluire.Noi non inganniamo il tempo.Il tempo inganna noi.Noi cerchiamo di fregarlo ogni volta che ricopriamo le sue rughe, vestigia del suo trionfo.Il tempo non ha nemmeno bisogno di ingannarci.Perché il tempo gioca a proprio favore.Il tempo è inflessibile, si piega solo a proprio piacimento, con la pazienza del vuoto.Il tempo se ne sta, libero, in attesa di vederci passare oltre.Il tempo sta.Noi scorriamo, passiamo, ingannati dalla fandonia di un finto dominio.Fatto di tic tac, di pendoli e di orologi a cucù.Il tempo lo sa.Che è soltanto questione di tempo.Quando anche l’ultimo cucù s’incanterà, scarico.E allora il tempo sussurrerà sorridendo:“Bubusettete!”A noi brindatori del tempo perduto.E ci farà la festa.Seppellendoci.A uno a uno.
Auguro a tutti voi un 2012 colmo di gioia, ottimismo, che lasci alle spalle per incanto tutti i fardelli e i pesi dell’esistenza, che inspiegabilmente fino a ieri era impossibile sgravarsi di dosso.Ma ora certamente nella parola “duemiladodici” esistono segreti ingranaggi, grazie ai quali tutto andrà a posto e gli attriti e le abrasioni dei granelli di sabbia si ricomporranno.Godete a pieni polmoni questo anno che inizia, in attesa di rinnovarci gli auguri al suo tramonto, tra dodici mesi, quando, puntualmente, lo bolleremo come fallimentare e ingrato, riponendo rinnovata e cieca speranza nella visione del pargoletto 2013.Godetevi il 2012 perché non è detto che ci ritroveremo tutti vivi a farci gli auguri tra un anno.Lungo è il cammino che conduce all’attraversamento di un intero anno.Almeno uno tra noi, probabilmente, sarà morto per allora.Non lo dico io, lo dice il tempo.Pigliatevela con lui.Se vi riesce.Nel dubbio, brindate felici che per quest’anno non sia toccato a voi.Intanto, è solo questione di tempo.Il tempo lo sa.E non si spazientisce.
K.

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