Si sa, e lo testimonia la storia della letteratura, che è difficile rendere interessanti i personaggi buoni e gentili, come sono rari i grandi romanzi che parlano di felicità.
Ed è un fatto, per quanto triste e sgradevole, che i media si crogiolano nelle sventure umane, e sono quelle che la gente ha voglia di leggere.
Quando è stata l'ultima volta che nelle pagine di cronaca si è dato ampio spazio alla notizie di qualcuno che ha fatto qualcosa di buono per il prossimo?
Perché siano le disgrazie, i lutti e il dolore a far aumentare le vendite di libri e giornali me lo sono spesso chiesto, senza trovare la risposta.
Ma di una cosa sono assolutamente sicuro: esistono persone buone, che vogliono il bene degli altri, a volte addirittura a proprie spese, e fanno il possibile per evitare di danneggiarli o ferirli.
Perché non dovrebbero avere diritto al loro posto nella letteratura?
(Bjorn Larsson, Diario di bordo di uno scrittore, Iperborea)