È in corso alla Neue Galerie di New York la mostra Franz Xaver Messerschmidt 1736-1783: From Neoclassicism to Expressionism, che si trasferirà al Louvre dal 26 gennaio al 25 aprile 2011.
Confesso la mia ignoranza riguardo a questo artista, ma informandomi qua e là sono rimasta molto colpita dalla persona e dalla sua opera.
Come si dice nelle note della galleria, Messerschmidt fu scultore apprezzato a Vienna, grazie a una serie di opere di ispirazione neoclassica, e professore di scultura presso l’Accademia. La sua vita ebbe però una svolta nel 1770 quando cominciò a manifestare sintomi di quella che fu diagnosticata come schizofrenia. Perse l’incarico universitario e si ritirò a Wiesensteig, la sua città bavarese di origine. Qui visse in solitudine fino alla morte e realizzò i suoi “busti di carattere” che si possono ammirare nella mostra.
Si tratta di più di 60 teste in piombo, pietra o legno che l’artista creò in questa fase della sua vita caratterizzata da allucinazioni visive e uditive. Messerschmidt si sentiva perseguitato da demoni, che vedeva soprattutto la notte: non capiva il motivo di tanto accanimento nei suoi confronti, dato che, come dichiarava, aveva sempre vissuto “castamente”. A tormentarlo era soprattutto il “demone della proporzione”, invidioso della sua conoscenza perfetta delle proporzioni. Per sconfiggere il demone egli si pizzicava varie parti del corpo controllandosi davanti a uno specchio e facendo delle smorfie, che ritraeva poi nei suoi busti, raggiungendo così, a suo dire, un elevato controllo sui demoni.
Questo il risultato. Guardate che meraviglia. E quanta sofferenza.
Click to view slideshow.