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I caccia smaterializzati

Creato il 10 gennaio 2014 da Dariosumer

Puerto Rico - Cabo Rojo
Intercettati su Cabo Rojo da aerei USA, gli UFO rispondono smaterializzando i loro inseguitori. Fantascienza? No, se si considera che siamo al centro di una “zona calda” dei Caraibi contrassegnata da presunte abductions aliene, e sotto il controllo delle agenzie di Intelligence.
Puerto Rico 22 Dicembre 1988 - Il problema del Cover-Up non riguarda solo il Nord-America e lo scacchiere NATO: avvenimenti recenti hanno caratterizzato in tal senso l’isola caraibica di Porto Rico, il cosiddetto cinquantunesimo Stato degli USA, praticamente una colonia degli Stati Uniti senza diritto di voto. Tutto ciò è stato investigato a fondo dal giornalista Jorge Martin.
Duello sulle colline
Jorge Martin: “Diversi UFO sono comparsi sui centri abitati e, contemporaneamente, sono entrati in azione velivoli militari come l’aereo radar AWAC, caccia del tipo F-14 Tomcat ed altri mezzi della Guardia Nazionale Portoricana. Testimoni oculari hanno riferito di incidenti, di scontri fra gli UFO e i caccia, mentre contingenti militari controllavano la situazione da terra. Il 28 dicembre 1988, alle 19.35, alcune persone a Cabo Rojo, nella parte meridionale dell’isola, hanno affermato di aver visto una luce blu volare sopra le montagne della Sierra Bermeja, una zona dell’isola piuttosto ristretta, che è stata teatro della maggior parte degli avvistamenti. La luce ha cambiato colore, diventando un’enorme palla di fuoco giallastro, che in realtà faceva parte di un oggetto molto grande, di forma triangolare. La luce veniva emessa dalla parte inferiore, semicircolare, una specie di sfera di luce gialla, molto brillante. I jet tentarono di intercettare l’oggetto che, in 3 occasioni, ha cambiato traiettoria e direzione. In un altro caso, l’oggetto si è quasi fermato e uno dei caccia praticamente si è trovato in rotta di collisione con la sua sezione posteriore. La gente ha cominciato ad urlare perché pensava che ci sarebbe stato un incidente, un’esplosione o qualcosa di terribile, ma invece il caccia è improvvisamente sparito, è scomparso mentre si trovava lì vicino all’UFO.
I CACCIA SMATERIALIZZATI
I CACCIA SMATERIALIZZATI
I CACCIA SMATERIALIZZATI
L’altro caccia ha continuato a volare sulla destra dell’UFO e poi, improvvisamente, anche questo è sparito. L’UFO poi è tornato indietro ed ha sorvolato la zona del lago Saman, un piccolo specchio d’acqua circondato da molte palme, e proprio sopra questi alberi, ad un’altitudine di circa 30 metri, il triangolo volante si è diviso in 2 oggetti separati, con un’esplosione luminosa ed assolutamente silenziosa. Uno di questi due nuovi velivoli si è diretto a grandissima velocità verso nord, l’altro verso est e poi sono spariti. I testimoni, almeno un centinaio, hanno raccontato che c’era un altro caccia che controllava la situazione da lontano ma, quando il pilota si è reso conto di cosa stava accadendo, è fuggito e tre piccole luci rosse, provenienti dall’UFO, sono partite al suo inseguimento, poi sono scomparse verso nord.
Nessuno sa cosa sia accaduto a questo caccia”.
Esercitazioni in corso
La documentazione in possesso di Jorge Martin è schiacciante. L’incidente è realmente accaduto, sotto gli occhi di oltre cento persone, che hanno riferito la stessa descrizione, hanno disegnato gli oggetti in modo identico e tutti i particolari quadrano. Nell’inchiesta condotta dal giornalista portoricano sono state ottenute altre informazioni. I caccia avvistati dovevano appartenere alla Marina Statunitense, perché quel giorno la Guardia Nazionale portoricana non aveva aerei in volo, non c’erano esercitazioni in programma in quell’area, mentre la stessa notte, un’altra importante base americana nei Caraibi, stava svolgendo delle esercitazioni. Gli americani lo hanno negato decisamente, ma l’Ente Federale dell’Aviazione di San Juan ha confermato che quella base aveva delle esercitazioni in corso (un simile oggetto volante a forma di triangolo è stato avvistato e filmato da centinaia di testimoni nel marzo del 1990 in Belgio. 2 caccia F-16 hanno cercato di intercettarlo. Uno dei piloti affermò che l’UFO passava dalle 200 alle 850 miglia (da 360 km/h a 1500 km/h circa) orarie di velocità in appena 3 secondi, valutazione confermata dai radar).
UFO e USO
Jorge Martin: “Gli incidenti si sono verificati soprattutto nella parte sud dell’isola, una zona densamente popolata, e vista la situazione, la polizia, la Difesa Civile e le altre autorità hanno iniziato un intenso programma di disinformazione. Hanno cercato di ridicolizzare e di screditare tutte le testimonianze di avvistamento ma, dopo l’inizio di questa campagna, specialmente dell’Ente Portoricano per la Difesa Civile, che è una delle nostre fonti di informazione, è giunta una lettera del Direttore dell’Ente, il Colonnello José A.M. Nolla, in cui si afferma chiaramente che la situazione è reale, ma sotto controllo, e che le indagini continuano. A loro avviso, questi incidenti relativi agli UFO, ed anche agli USO (oggetti sommersi non identificati) che si immergono ed emergono dalla superficie del mare come testimoniato da più persone che hanno assistito a queste manovre, non rappresentano una minaccia per la sicurezza della popolazione di Porto Rico e per il territorio portoricano.
E’ ovvio che una cosa che non esiste non può rappresentare una minaccia per nessuno. In questa lettera Nolla conferma inoltre il coinvolgimento segreto nelle indagini di alcuni enti portoricani, come i i militari, o il radio osservatorio di Arecibo, che per anni avevano negato qualsiasi implicazione con le questioni relative agli UFO, mentre invece qui c’è la prova del loro coinvolgimento effettivo. Quanto afferma Nolla è estremamente importante, perché egli è l’ufficiale di contatto fra la Guardia Nazionale portoricana e la DIA statunitense, è il loro uomo a Porto Rico e la DIA, la Defense Intelligence Agency svolge le stesse funzioni della CIA per i militari, quindi Nolla parla con cognizione di causa”.
L’abduction di Amaury Rivera
La mattina del 14 maggio 1988 un giovane portoricano, Amaury Rivera, fotografò un enorme disco volante inseguito e circondato da due intercettori. Ma quello che rende le straordinarie fotografie ancora più interessanti, sono le affermazioni di Rivera, che asserisce di essere entrato in contatto con l’equipaggio di questo UFO.
Rivera: “Una sera del 1988, avevo lasciato da poco il locale notturno dove lavoravo ed avevo con me una macchina fotografica carica. Ero sulla strada di casa, quando ho incontrato due piccoli esseri, piccoli uomini strani, che non pensavo venissero dallo spazio, che mi condussero in un luogo dove c’erano altre persone oltre a me, probabilmente gente di Porto Rico. Entrò in scena un altro essere che disse di venire da un altro pianeta; era vestito di nero, aveva la pelle scura, ma non era nero, aveva capelli neri lunghi fino alle spalle e ci parlò normalmente, senza usare la telepatia. Ci mostrò varie proiezioni, che sembravano molto reali e ci parlò di una serie di cose che a me sembravano ancora più incredibili. Uno degli ologrammi mostrava una specie di breve viaggio nello spazio. C’era il pianeta da cui diceva di provenire, la sua gente, le case. Il secondo mostrava una meteora, un meteorite che dovrebbe precipitare sulla Terra nel prossimo futuro, che causerà molti danni su tutto il pianeta. Secondo lui, dovrebbe cadere in prossimità di Porto Rico e di altre isole nel Mare dei Caraibi, ma gli effetti si ripercuoteranno sull’intero pianeta. L’ultimo ologramma illustrava il nostro futuro: che ci sarebbe stato un solo governo sulla Terra, collocato su una specie di isola artificiale, in un mare scuro ed inquinato. Alla fine, quest’uomo mi riporto alla mia macchina, che però si trovava in un luogo diverso da quello in cui mi avevano prelevato. Apparentemente avevano trasportato sia me che la macchina. In quel momento vidi degli aerei in cielo, presi la macchina fotografica di mia cugina e scattai le foto. Solo di recente ho deciso di renderne pubbliche quattro”.
I Jet all’inseguimento dell’UFO
Rivera: “Gli aerei militari sembrava stessero sorvegliando l’area. Sono riuscito a riprendere solo un aereo nelle foto, ma in realtà ce n’erano tre; può anche essere che nella prima foto ne ho preso uno, mentre nelle altre compaiono anche il secondo ed il terzo, perché volavano ad una certa distanza. Andavano a virare molto lontano e quindi mentre un caccia tornava indietro, l’altro andava a virare dall’altra parte, ce n’era sempre uno vicino all’oggetto, all’UFO”.
Le indagini di Martin
Per Jorge Martin quello di Rivera è un caso di rapimento di notevole rilevanza. “Uno degli alieni era di aspetto umano – spiega Martin – mentre gli altri due erano piccoli e gli dissero che erano degli androidi organici genetici o biologici, che potevano rimanere per brevi periodi nella nostra atmosfera, senza dover mettere in pericolo la loro vita. Questo è quanto gli avrebbe spiegato l’alieno dall’aspetto umano incontrato sulla nave. Il caso è notevole perché è suffragato da prove. Quando lo lasciarono andare, Amaury infatti aveva una macchina fotografica e quindi scattò delle fotografie sia dell’oggetto su cui era stato portato, che aveva la forma di un disco volante, che di alcuni caccia degli Stati Uniti, degli F-14. In quasi tutti gli episodi avvenuti su quest’isola ci sono sempre degli F-14 coinvolti, in fase di intercettazione, di disturbo e di inseguimento degli UFO. Rivera è riuscito a riprenderli insieme e così ci sembra ovvio che il governo abbia continuato a mentirci per anni. In effetti, le foto evidenziano la presenza di un UFO e di alcuni caccia, nonostante per anni il Governo abbia continuato a negare qualsiasi coinvolgimento.
Altri testimoni
Martin ha individuato altri testimoni nel corso delle sue indagini, coinvolti dagli stessi alieni che avevano sequestrato Rivera, ma in eventi separati, accaduti nella zona sud-occidentale di Porto Rico, nella cittadina di Jauco. Fra questi, un pescatore, Andres Maldonado. “Mi ha raccontato cose che Rivera non aveva mai rivelato a nessuno – ha detto Martin – confermandomi il nome dell’alieno e altri particolari della versione di Rivera. Quella notte c’era altre 14 persone al club dove lavorava Amaury. Quando Maldonado mi ha raccontato alcuni dettagli che non poteva conoscere, li ho fatti incontrare. Sembra che altre 3 persone siano state contattate dallo stesso alieno. “Dal canto suo, Rivera, dal 1988 al 1992, ha individuato altre sette persone.
Le indagini di Wendelle Stevens
Su tutti gli avvenimenti di Porto Rico ha indagato l’ex colonnello dell’USAF Wendelle Stevens.
Wendelle Stevens: “Subito dopo il mio arrivo con la squadra messicana per studiare alcuni fenomeni verificatisi a Porto Rico, Jorge Martin mi fece incontrare Amaury Rivera. Come primo impatto, Amaury fu molto riluttante a descrivere la sua esperienza, perché al solo pensiero aveva ancora paura. Ci è voluto parecchio tempo prima di instaurare un’atmosfera in cui si sentisse a suo agio. Ma era terrorizzato, pallido, debole. Oggi però ha rievocato tutti i particolari in modo così dettagliato, da riuscire ad affrontare la cosa senza traumi, a controllare le sue emozioni ed è in grado di descrivere quell’incontro in modo approfondito. Per quanto riguarda le sue foto, le abbiamo analizzate presso un laboratorio di Scottsdale che collabora con la NASA. E’ stata impiegata un’attrezzatura computerizzata all’avanguardia: sia l’oggetto discoidale sia l’aereo si trovavano ad una distanza considerevole dall’obiettivo, tra i 5 e gli 8 chilometri. Abbiamo scoperto che il caccia era in movimento rapido, mentre l’oggetto a forma di disco si muoveva molto lentamente, a meno che non fosse addirittura fermo. Le condizioni ambientali e di luce erano giuste. Abbiamo escluso la possibilità che si trattasse di un montaggio, di riflessi, di modellini o che fosse stata praticata qualsiasi altra forma di manipolazione tecnica. La nostra conclusione finale è che si tratta di fotografie vere, che coincidono con le descrizioni del testimone”.
I CACCIA SMATERIALIZZATI
I CACCIA SMATERIALIZZATI
I CACCIA SMATERIALIZZATI
I CACCIA SMATERIALIZZATI
Le foto e certi enti governativi
Qualche tempo dopo l’incidente, tre uomini fecero visita ad Amaury Rivera, presso la sua abitazione a Porto Rico. Un quarto uomo restò in attesa in macchina. Dissero di essere della CIA e gli chiesero di consegnare loro le fotografie ed i negativi, senza specificare quali. Rivera rispose che non sapeva di cosa stessero parlando e allora, avendo un mandato, perquisirono la casa, ma non trovarono le foto, che Rivera aveva nascosto accuratamente. Non si tratta di un episodio isolato. Altre intrusione nella vita privata dei testimoni sono accadute. Ma quel che più preoccupa gli inquirenti di Porto Rico è l’evidenza di altri casi di rapimento nella stessa zona. “La maggioranza delle persone coinvolte è di sesso femminile, sottolinea Martin – con una proporzione di 5 a 1. Quasi tutti i rapimenti vengono effettuati da alieni piccoli, di colore grigio, con grandi teste. La medesima prassi di molti fatti accaduti negli Stati Uniti ed altrove, tanto che si pensa che questi alieni operino dei programmi genetici, e che siano molto interessati alla nostra genetica e al nostro sistema riproduttivo. Inoltre, sembra che siano interessati allo sviluppo spirituale degli uomini e così via.
Il caso di Maria Rosaria
Fra i residenti di Porto Rico sottoposti a probabile sequestro alieno c’è la Signora Maria Rosaria, più volte intervistata da Jorge Martin.
Maria Rosaria: “Quello che mi è accaduto è molto importante ed è estremamente reale. Non è molto differente da ciò che sta accadendo ad altre donne, almeno sull’isola di Porto Rico. Voglio dire che questo è importante perché le nostre vite cambieranno. E’ tutto assolutamente vero, perché puoi parlare con loro, puoi toccarli e puoi sentire tutto quanto in modo molto profondo. Nel mio caso, ero sdraiata sul letto, era molto presto, erano le dieci, le dieci e mezza di sera, stavo guardando la televisione ed ho sentito un rumore molto forte. Non sapevo da dove provenisse ed improvvisamente nella mia stanza apparvero due piccole creature. Io ero paralizzata ed avevo perso conoscenza. Quando aprii gli occhi, mi trovavo in un luogo dove stavano esaminando il mio corpo. Mi dissero che ero in ottime condizioni, che il mio fisico era perfetto. Quindi fecero una visita ginecologica ed estrassero qualcosa dalla mia ovaia sinistra. Direi che questo è ciò che accadde la prima volta. La seconda volta si presentarono nello stesso modo, con la stessa procedura. Io persi nuovamente conoscenza e quando aprii gli occhi mi trovavo in un posto, direi simile a Cabo Rojo. Mi portarono in un luogo sulle montagne di Porto Rico e mi mostrarono una grossa bambina. Quando vidi questa bambina non ci potevo credere, perché ero io, quella bambina ero io. Gli dissi: “cos’è? E’ impossibile, come siete riusciti, è impossibile. Quella sono io, quella bambina sono io”.
Forse essa è nata dal mio materiale genetico, perché quella bambina ero io, ed è così che mi sento, è in questo modo che sento quella bambina, quella bambina ero io.
Credo che vogliano impiantare qualche forma di vita sul nostro pianeta. Non riesco a spiegarlo chiaramente. Ci sono delle informazioni che non riesco a ricordare. Ci sono altre informazioni che non posso rivelare a nessuno, ma credo che questo tipo di vita verrà molto presto impiantato sul nostro pianeta. Non so quanto presto, ma molto presto”.

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