L’avifauna insettivora (ucceli che si nutrono di insetti) potenzialmente presente negli oliveti ha una grande importanza ai fini del controllo degli insetti, basti considerare il grande fabbisogno energetico che un uccello ha per il volo. Un uccello insettivoro può mangiare, nell’arco di un anno, una quantità di insetti pari a 100 volte il proprio peso. Groppali et al. nel 1981 hanno calcolato che in Italia sono presenti mediamente 80 milioni di uccelli di varie specie e che il 46% di questi sono insettivori; questo complesso faunistico distruggerebbe annualmente 275 chilogrammi di artropodi, principalmente insetti. Molti uccelli come l’upupa (Upupa epops),
il rampichino (Certhia brachydactyla),
la tordela (Turdus viscivorus),
l’averla capirossa (Lanius senator),
la cinciallegra (Parus major),
la cinciarella (Parus caeruleus),
lo zigolo nero (Emberiza cirlus),
il pettirosso (Erithacus rubecola),
l’assiolo (Otus scops)
il torcicollo (Jinx torquilla (Farinello et al, 1994))
lo storno (Sturnus vulgaris)
nidificano nei tronchi degli olivi secolari e si soprattutto nutrono di insetti. Altri uccelli che cacciano piccoli animali, come il gufo (Asio otus), la civetta (Athene noctua), o sono granivori, come il tordo bottaccio (Turdus philomelus), il colombaccio (Columba palumbus), la tortora (Streptopelia turtur), trovano asilo negli oliveti e contribuiscono al ripristino degli equilibri ecologici più in generale.