Secondo uno studio condotto in Italia da un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa la risposta è si: i cani sono animali “sociali” e possono provare empatia. Quando parliamo di empatia, indichiamo la capacità di un soggetto di percepire e comprendere lo stato d’animo di un altro individuo, sia che si tratti di manifestazioni di gioia che di dolore o tristezza.
Lo studio italiano pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science dimostra che il “contagio emotivo” non è prerogativa dell’individuo ma è comune anche negli atteggiamenti dei nostri amici a 4 zampe.
La ricerca realizzata in un giardino pubblico della città di Palermo e che ha coinvolto ben 49 cani (e i loro rispettivi padroni) ha analizzato il comportamento degli animali durante alcune ore di gioco andando a considerare sia la mimica facciale che quella corporea. Un’attenta analisi delle 50 ore di registrazione video dei movimenti degli animali ha dimostrato che: “La risposta involontaria del cane alla gestualità facciale e corporea di un proprio simile esiste ed è rapida quanto quella umana. Ma non solo: le sessioni di gioco in cui la mimica facciale e corporea erano più frequenti erano anche quelle di maggior durata, e se a giocare erano cani ‘amici’, la mimica facciale era ancora più marcata. La capacità di leggere attraverso il corpo e la ‘faccia’ le emozioni altrui e di rispondere in modo appropriato è alla base di quei comportamenti che vengono catalogati come empatici.”
Secondo i ricercatori, quindi, la mimica definita dal cane risulta fondamentale in quanto comportamento empatico utile all’animale per individuare e comprendere i pensieri dell’altro con cui si trova a confrontarsi.