Oggi Berlusconi, in aula, ha dimostrato di che pasta è fatto il centro-destra.
In una camera svuotata dall’opposizione capricciosa e dal partito degli sfascisti, come ha definito il partito dei capetti che cercano di tutto per lasciare l’Italia senza governo, il presidente del consiglio si è tolto qualche sassolino dalle scarpe.
“Non sono più i tempi in cui i governi venivano messi su dalla casta dei capi dei partiti, oggi gli Italiani vogliono sapere in anticipo chi sarà il leader della parte politica a cui si affidano, per questo quando un governo dovesse cadere si deve ricorrere a nuove elezioni”. E le elezioni politiche, come sappiamo, hanno dato la vittoria al centro-destra e a Berlusconi.
Ha dimostrato che non sono più i tempi in cui bastava mandare qualcuno in piazza per fare cadere un governo; che non basta fare dello spionaggio per ascoltare le telefonate private del premier e metterle sulla pubblica piazza.
Che non bastano tre capetti che incitano i loro adepti a disertare l’aula del parlamento per potersi sostituire al legittimo governo. Che non basta tutta la propaganda che fanno con le loro televisioni e giornali, tanto da influenzare anche l’opinione pubblica mondiale, per togliere dai pedi il leader della coalizione contraria.
E finità l’era dei mangia pane a tradimento, vedi Fini, tanto per non fare nomi.
Il governo andrà avanti fino al 2013, quando sarà la sua scadenza naturale, e poi si vedrà.
Riconosco a Berlusconi una grande forza, quella di non cedere al partito degli sfascisti.
Il resto è tutto opinabile, ma questo è sacrosanto.
Amen.
Magazine Società
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