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I cartelli in dialetto e "i nazisti" di Arcore

Creato il 02 agosto 2012 da Pdarcore
Alcuni piccoli esponenti di un piccolo partito, presente (non si sa ancora per quanto) in una sola porzione d'Italia, hanno reagito in modo a tratti scomposto, a tratti esilarante, alla sacrosanta decisione della Giunta di Arcore di rimuovere la pseudo-traduzione dialettale che accompagna il nome della Città sui cartelli stradali.I legaioli, specialisti nell'imbrattare i muri e la segnaletica stradale con scritte e adesivi inneggianti ad una fantomatica ed inesistente terra "padana", cercano adesso di fare la morale a chi si prende finalmente la briga di ristabilire un minimo di serietà nella Polis e a chi tenta faticosamente di restituire tratti di Civiltà a quella Società brutalizzata dalla sbornia forzaleghista, giunta inesorabilmente al suo tristissimo epilogo.
Ad aprire le danze celtiche ci pensa il segretario locale, con delle dichiarazioni talmente criptiche e strampalate da rendere impossibile una qualsiasi replica.Segue a ruota l'ex (per fortuna) assessore Centemero che minaccia (addirittura!) di riempire le piazze (nientemeno!) con gli elettori padani (si sbrighi però, che di questo passo sarà sufficiente radunarli su un divano a tre posti...).
Ma i legaioli si sa come son fatti, non fanno in tempo a spararla grossa che arriva subito alle loro spalle qualcuno a spararla grossissima. Questa volta è toccato nientepopodimeno che all'Onorevole della Repubblica Italiana Paolo Grimoldi, il quale ha sobriamente tacciato di "nazismo rosso" i rappresentanti della Giunta Colombo.Paolo Grimoldi... Paolo Grimoldi... ma... un momento... ma è proprio quel Paolo Grimoldi? Quel gran signore che voleva vietare la lettura nelle scuole del Diario di Anna Frank? la commovente e raccapricciante testimonianza dell'orrore e della follia delle deportazioni e dei campi di sterminio visti con gli occhi di una ragazzina ebrea?Stiamo parlando dello stesso Onorevole che si scandalizzava per un'innocentissima descrizione dell'intimità della piccola Anna, mentre col suo voto in Parlamento sosteneva il piccolo imperattore della repubblichetta del bunga buga?E' lo stesso signore che può fregiarsi della comilitanza padana con chi vuole sparare alle persone di colore, gentilmente definite bingo bongo, e con chi vuole vagoni separati (non ancora chiodati...) per gli immigrati? Sì, è proprio lui.Allora ci permettiamo di dargli un consiglio: lasci perdere la Shoa e l'Olocausto, quelle sono cose maledettamente serie.Voli basso, stia rasoterra, passi da Via Bellerio, che tra lingotti, diamanti, libri esoterici, investimenti tanzanici e lauree albanesi, saprà certo come impiegare meglio il suo tempo.

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