Una domanda da 100milioni di euro!
(Cifra che le multinazionali della telefonia sarebbero disposte a pagare per mettere a tacere una notizia del genere)
Le informazioni che si hanno sono tante, le risposte invece sono ancora decisamente lontane da essere definitive. Proviamo a fare chiarezza su quello che si sa di certo:
Le onde elettromagnetiche sono una forma di propagazione dell’energia nello spazio.
Ogni onda elettromagnetica è definita dalla sua frequenza, cioè il numero di oscillazioni compiute in un secondo; maggiore è la frequenza di un’onda, maggiore è l’energia che trasporta.
Le radiazioni emesse dai cellulari sono del tipo ad “alta frequenza”, nella fascia dei 900 MHz – 2.4 GHz, e sono di tipo non-ionizzante.
“Non ionizzante” significa che quel tipo di onde non modificano la struttura chimica delle sostanze che incontrano nel loro cammino (per un semplice motivo: per interferire con le minuscole molecole la lunghezza d’onda dev’essere a sua volta minuscola, e quindi ad altissima frequenza).
Quindi prima certezza: le onde emesse dai cellulari NON interagiscono direttamente con le molecole del corpo umano.
Tabella delle radiazioni elettromagnetiche
Questo non significa che le radiazioni dei cellulari non interagiscono in alcun modo con il nostro corpo… ad esempio dal punto di vista termico bisogna segnalare che le onde trasferiscono energia e quindi calore ai tessuti del corpo, che si riscaldano.
Uno studio ha mostrato che quando una persona usa il cellulare per 50minuti consecutivamente, i tessuti del cervello sul lato del cellulare metabolizzano più glucosio rispetto a quelli sul lato opposto. Non è ancora chiaro se questo possa comportare dei rischi, ma è una conferma che l’uso prolungato del cellulare ha un certo effetto sul nostro corpo (link all’articolo ufficiale).
La quantità di energia che il telefono emette varia in base al modello di telefono, alla tecnologia usata (2G, 3G…), ma soprattutto alla distanza tra il telefono e l’antenna: più sono distanti più il telefono deve aumentare la potenza.
Allo stato attuale però non si conosce un meccanismo biologico che spieghi come delle radiazioni non ionizzanti possano provocare il cancro.
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Nonostante questo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2011 ha catalogato i telefonini come possibile fonte cancerogena.
Più precisamente, nel testo ufficiale si può leggere che “there could be some risk, and therefore we need to keep a close watch for a link between cell phones and cancer risk” (link).
Bisogna essere onesti fino in fondo però, e segnalare che anche il caffè, i sottaceti e il gasolio fanno parte di questa categoria.
Insomma, la conclusione è che “There is still no convincing scientific evidence that RF field exposures from mobile phones and other radio technologies affect human health” (non c’è alcuna evidenza scientifica che l’esposizione ad un campo di frequenze radio di cellulari possa avere ripercussioni sulla salute dell’uomo) (link)
Quali possono essere gli effetti sul lungo periodo?
Gli unici dubbi della comunità scientifica riguardano gli effetti sul lungo periodo, perchè i test fatti sono troppo pochi e non sempre sono affidabili, visto che non è possibile velocizzare il tempo per sapere quali e quanti problemi possa creare un campo elettromagnetico dopo decine di anni… anzi da alcuni anni iniziano ad uscire degli studi che parlano di possibili danni dovuti all’uso prolungato e continuativo di apparecchi cellulari, tanto che la Corte di Cassazione si è sentita libera di costringere l’INAIL a fornire una “pensione di invalidità” ad un manager che ha contratto un tumore causato (così ha deciso la Corte…) dall’eccessivo uso del cellulare durante il lavoro (link alla notizia).
Nel dubbio è consigliabile seguire alcune precauzioni piuttosto banali, che purtroppo vengono consigliate in modo esplicito solo da pochi anni (probabilmente proprio a causa dei primi studi che collegano debolmente tumori ed eccessivo uso del cellulare)… nonostante siano semplici ed efficaci:
1) Già a pochi centimetri di distanza il campo elettromagnetico si riduce notevolmente: meglio evitare il contatto diretto tra cellulare e viso (usando l’auricolare).
2) Ogni minuto il cellulare invia messaggi ad alta energia verso l’antenna, anche quando non lo stiamo usando: non teniamo il cellulare in tasca tutto il giorno.
3) Gli smarthpone sono costantemente connessi a Internet e scaricano aggiornamenti “live” in modo continuo, di notte e di giorno: teniamo il cellulare a distanza dal nostro corpo quando andiamo a dormire.
Nonostante sia consigliato rispettare queste precauzioni, gli studi ufficiali finora lasciano intendere che la probabilità di contrarre il cancro è così bassa che non è il caso di preoccuparsi troppo (se l’uso del telefono è limitato a poche decine di minuti al giorno).
È molto, molto, molto più rischioso per la propria vita guidare tutti i giorni l’automobile per 1/2 ore… ma ben pochi pensano di smettere!
Ergo, telefonate con prudenza ma non date ascolto ai complottisti che urlano allo scandalo
Samuele su B-log(0), 2012. |
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