I cereali e la prova costume

Più fastidiosa del martellante “torna in forma dopo le abbuffate” che tg e riviste varie ci propongono al finire delle feste natalizie, ma altrettanto puntuale, se non in anticipo, la prova costume è arrivata e, come un mantra ossessivo, ci ripete che così come siamo non andiamo bene per frequentare spiagge o indossare short e dobbiamo far assolutamente qualcosa per rimediare.

Comunemente si intende per prova costume il tour de force, a cui dovrebbero sottoporsi esclusivamente le donne, per perdere chili in vista della stagione estiva, che a quanto pare richiede necessariamente un corpo definito magro per poter essere affrontata. La prova costume consiste solitamente in: diete drastiche, lunghe sedute in palestra, levate mattutine per il jogging, rinunce, frustrazione e senso di inadeguatezza.

Nello spot dei cereali Kellogg’s Special K ci vengono ricordati i bei tempi in cui da bambine “non vedevamo l’ora di metterci in costume” e il marchio si proporne di aiutarci a ritrovare questo piacere attraverso un programma con cui possiamo iniziare il “nostro conto alla rovescia per un’estate senza pensieri”. Ma come avranno mai fatto le donne a perdere quella naturalezza e spensieratezza con cui si infilavano il costume da piccole? Forse qualcuno o qualcosa le ha tormentate con un’idea di perfezione artificiale che considera magrezza e giovinezza qualità irrinunciabili per stendersi su un telo da spiaggia a prendere il sole?

Io azienda creo un bisogno: il fisico atletico, la chiappa soda, la pelle giovane, i capelli luminosi e poi ti vendo i prodotti con cui ti illudi di poter comprare: il fisico atletico, la chiappa soda, la pelle giovane, i capelli luminosi.

I cereali per aiutarci ad affrontare questa battaglia all’ultima caloria hanno pensato a un programma “personalizzato” che si può ottenere fornendo tutti i nostri dati a questa pagina. Nella stessa pagina troviamo una serie di articoli su alimentazione, moda, attività fisica e altri preziosi suggerimenti, in particolare il “suggerimento utile numero 2” riporta il titolo “snello è bello”.

Essere magre, dove per essere magre si intende, in questa società e in questo periodo storico, avere una taglia 38-42, significa essere belle, di conseguenza se superi tale taglia la società ti considera brutta.
Il contrario dell’aggettivo magro non è più grasso, ma brutto. Magrezza uguale bellezza. Se non sei magra sei brutta. E se sei brutta compri i cereali, compri le creme, compri l’abbonamento della palestra.

Avere un fisico magro da sfoggiare in spiaggia viene presentato dal marchio di cereali come il sogno di tutte le donne: “Inserisci le misure del tuo girovita ogni settimana per vedere i tuoi sogni che diventano realtà”. (I corsivi virgolettati sono citazioni dal sito di Special K)

Diario alimentare, calcolo della massa grassa e consigli per non perdere la motivazione: “Magari avere una foto o un’immagine dei risultati che vuoi ottenere può esserti di aiuto. Ad esempio, strappa dal giornale la pagina con il vestito che vuoi comprare”. Ci sta dicendo che avere davanti agli occhi un modello artificioso di bellezza, come quello che propongono le riviste, aiuterà la nostra autostima a raggiungere livelli limite, toccati i quali ci impegneremo ancora di più a mangiare meno per essere fantastiche. “Facendo attenzione ai pasti ti accorgerai di quando sei sazia e questo ti aiuterà a mangiare meno e avere un aspetto straordinario.”

Mangiare meno è un imperativo che viene rivolto esclusivamente alle donne. La Kellogg’s ha come unico target le donne. Nelle pubblicità, nella pagina web, nel sito del programma personalizzato, ci si rivolge solo ed esclusivamente al pubblico femminile.
È così strano un uomo che fa colazione con i cereali? Il fatto che la Kellogg’s abbia impostato la propria campagna commerciale sul mantenersi in forma, nella duplice declinazione “dopo le vacanze natalizie” e “in vista dell’estate”, esclude automaticamente gli uomini. Infatti questi possono tranquillamente mangiare snack, quelli assolutamente vietati alle donne, l’importante è che lo facciano di nascosto in modo tale da non tentare le amiche, mogli, compagne stoicamente impegnate a resistere allo snack tentatore “Tenere i suoi snack lontani dalla tua vista o consumarli le sere in cui sei fuori potrebbe aiutarti a non cadere in tentazione e a rimanere sulla strada per una forma favolosa!”

Nella sezione furbescamente intitolata “I consigli degli esperti” ci vengono proposti una serie di suggerimenti fondamentalmente finalizzati a una minore introduzione di cibo. Questo per quando mangiamo a casa: “Quando ti prepari da mangiare usa piatti più piccoli per ridurre le porzioni”, questi per quando mangiamo fuori: “Leggi attentamente il menù e scegli opzioni a basso contenuto di grassi”, “Salta una portata e ordina un antipasto come piatto principale”, questo per quando mangiamo cinese: “Usa le bacchette! Mangerai più lentamente”. Da bere acqua o asparteme “Bevi bibite light o acqua” e alle feste non farsi tentare dal buffet: “Alle feste, stai alla larga dal buffet”.

Alla faccia della crisi e di quello che ci dicevano le nonne l’”esperto” consiglia di buttare via il cibo pur di non mangiarlo o di adottare strane tecniche per limitare le porzioni “Inizia a ridurre le quantità e se avanza qualcosa, conservalo nel congelatore oppure buttalo via. Se ti hanno servito una grande porzione, togline un terzo prima di iniziare a mangiare e lascialo sul bordo del piatto. Sarai contenta di aver appena ridotto il contenuto calorico di una buona cena!”

Nella sezione FAQ viene sconsigliato questo programma a chi soffre o ha sofferto di disturbi alimentari. Mangiare molto lentamente, controllare ossessivamente le calorie, spezzettare i cibi in piccoli pezzi, giocare con il cibo nel piatto sono, senza generalizzare, comportamenti disfunzionali spesso associati ai disturbi del comportamento alimentare. Sono esattamente le stesse cose che ci ha consigliato l’esperto.

Nella sezione consigli di moda non manca l’immancabile accostamento dei fisici femminili alla frutta. La silhouette a forma di mela deve distogliere lo sguardo dalla pancetta e puntare sulle gambe, la donna pera non deve mai usare fantasie a righe orizzontali.

Che sia a forma di pera, di mela, di ananas, di cocco, ecc… il mio corpo è già pronto per il bikini, è perfetto così com’è. Porterò la mia pancetta e la mia cellulite sulla spiaggia. Facciamolo tutte, come atto rivoluzionario contro chi minaccia la nostra autostima e ci vuole tutte uguali, tutte ossessionate da una idea di bellezza creata a tavolino per venderci prodotti che non ci servono.