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I cibi dietetici funzionano?

Creato il 14 febbraio 2011 da Chiaramarina

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I cibi dietetici funzionano?
Beh, sicuramente i cibi dietetici fanno ingrassare meno rispetto a quelli “normali” ma per dimagrire non ci si può affidare esclusivamente a loro…
Si parla di seduzione e di bellezza e, per la maggior parte delle persone, essere magri è un obbligo. Ma è risaputo che prepararsi per la prova costume non è affatto semplice.
Se è difficile rimanere magri e non ingrassare, nel Paese della buona tavola, e pur vero che oggi basa aprire una qualsiasi rivista o giornale per notare che dedicano ampio spazio a ricette leggere e diete che promettono miracoli. Oggi il popolo dei golosi non può, è proprio il caso di dire, mettersi il prosciutto sugli occhi e fingere di non vedere tutte le soluzioni che il mercato offre per rimanere in forma, tra questi anche i prodotti dietetici, condannati spesso da dietologi e nutrizionisti che li sconsigliano, a favore di una sana alimentazione.
Dolcificanti a base di aspartame o glucosio, gallette utilizzate al posto del pane, yogurt leggeri e formaggi light spopolano all’interno dei carrelli della spesa e oggi si calcola che il 70% dei prodotti in commercio possiede un versione leggera. Ma sarà vero che certi cibi, da sempre ritenuti grassi, se possiedono la scritta “light” non sono nocivi per la linea? Prima di tutto va sottolineato che un alimento può essere definito tale solo se ha ricevuto una certificazione. Infatti un regolamento europeo del 2007 ha stabilito quali sono le quantità e i tipi di ingredienti che servono a rendere un prodotto realmente più “salutistico”, rispetto alla versione tradizionale: un alimento che porta la scritta “a basso contenuto di grassi” dovrà possedere una dose che non supera il limite stabilito (meno di 40 Kcal), che cambierà qualora presenti la dicitura “a ridotto contenuto calorico”(contenuto ridotto del 30% rispetto ai tradizionali).
Ma come vengono elaborati gli alimenti light? Ovviamente la preparazione non può avvenire semplicemente estraendo i lipidi dal prodotto ma, piuttosto, sostituendo questi con altri elementi, al fine di non alterare il gusto, il colore, l’odore o altre caratteristiche come la cremosità.
Studi fatti hanno dimostrato che non sempre ci sono delle effettive differenze nutrizionali e di gusto tra il prodotto classico e la sua versione light, mettendo in discussione la trasparenza delle etichette dei prodotti leggeri. Un esempio è la ricerca fatta dall’Associazione Altroconsumo che, su 42 etichette prese in esame, ne ha bocciate ben 24, valutando che tra le due versioni (originale e dietetica), non c è poi tutta questa differenza. Secondo la ricerca, in alcuni casi, il risparmio calorico era tale da non giustificare l’acquisto del prodotto e per alcuni alimenti, come le patatine (33% di grassi in meno) o la maionese (tra il 49% e il 68% di grassi in meno), la scritta light rappresentava un non senso. In altri casi le formulazioni dietetiche contenevano conservanti assenti nella versione originale del prodotto. Sono state rilevate incongruenze, anche dal punto di vista del prezzo, che risultava essere uguale, se non più alto, negli alimenti leggeri, nonostante avessero meno ingredienti di quelli originali: questo perché nella versione dietetica veniva pagato il peso dell’acqua. In pratica, come affermano da Altroconsumo: “Il risparmio calorico c’è quasi sempre, anche se non così conveniente da giustificare l’acquisto del prodotto alleggerito”.
Va considerato che anche le etichette possono trarre in inganno: spesso cibi con la scritta “pochi grassi”, contengono miscele di grassi saturi, maggiormente pericolosi per l’organismo o presentano più zuccheri, così come alimenti che riportano la dicitura “meno calorie” non sono realmente ipocalorici, in quanto bisogna sapere quel “meno” a quale prodotto va riferito. La maggior parte dei nutrizionisti è contraria a queste forme di alimentazione che favorirebbero il fenomeno della compensazione energetica che consiste nel consumare alimenti maggiormente calorici nei pasti successivi o nel mangiare una dose maggiore di quel prodotto a causa del senso di sazietà che può determinare.
Ma, oltre ai fattori fisici, non si può non tener conto dei fattori psicologici.
Infatti, molte persone eccedono nel consumo dei cibi dietetici perché pensano che non facciano ingrassare affatto.
In realtà l’unica regola veramente valida nel mondo nel dimagrimento consiste nel mangiare in maniera sana ed equilibrata un po’ di tutto.


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