Il futuro dell’uomo, lo sappiamo, è nello spazio. Ce lo ha detto “2001”, il capolavoro di Stanley Kubrick, ce lo ha detto la saga di Guerre Stellari, ce lo ha detto Interstellar di Christopher Nolan: siamo destinati ad esplorare altre galassie.
Nel frattempo, però, un viaggetto sull’atmosfera di Venere non sarebbe neanche troppo sgradito.
Venere sarà anche più vicina alla Terra rispetto a Marte, ma ciò non la rende certo più facile da esplorare per l’essere umano. Per i più inesperti (vale a dire solo due-tre tra voi, non è così? … Confido in voi, utenti di BeiPhone, confido in voi!), la superficie di Venere possiede una pressione pari a 92 (novantadue!) volte l’Atmosfera Terrestre… Per non parlare delle temperature, che possono raggiungere più di 500 °C; un calore in grado di sciogliere il Piombo. Due scienziati della NASA, tuttavia – Dale Arney e Chris Jones -, suggeriscono di lasciar perdere la superficie e concentrarsi sulle nuvole di Venere, stando a quanto riportato da IEEE Spectrum.
Fare una cosa del genere vorrebbe dire effettuare dei cambiamenti sostanziali alle politiche della NASA, che ha promosso missioni su Marte da tempo come parte del suo programma Orion. Il duo, tuttavia, afferma che l’Atmosfera di Venere, esplorata da una navetta spaziale, potrebbe essere molto più ospitale per le missioni umane. Ed ecco che nasce l’High Altitude Venus Operational Concept, o HAVOC.
È una chance per fare una piccola corsa di riscaldamento in attesa di andare su Marte. Circa 50 km sopra la superficie di Venere, la gravità è di poco più bassa rispetto a quella Terrestre, e la Pressione Atmosferica è più o meno la stessa. In più, Venere è molto più protetta dalle radiazioni di quanto Marte non sia, e l’esposizione alle radiazioni su Venere sarebbe più o meno la stessa riscontrabile in Canada
Insomma, volteggiare sopra la superficie di Venere sarebbe più allettante proprio per la somiglianza della sua Atmosfera con l’ambiente Terrestre.
Il veicolo ideato per esplorare l’Atmosfera di Venere è una navetta a Elio con celle a Energia Solare. L’idea è di inviare una versione robotica, seguita da una versione molto più grande e con un Team al proprio interno. La navetta dovrebbe essere trasportata all’interno di uno Spacecraft per arrivare su Venere, con un team di esseri umani a seguirla in un veicolo separato. E il piano non esclude neanche una piccola colonia spaziale che fluttua tra le nubi di Venere.
L’idea di Venere è allettante in parte perché il pianeta è più vicino rispetto a Marte, in parte perché potrebbe fornire le tecnologie necessarie a portare gli uomini su Marte: habitat per i membri della Crew, processo di raffinazione del Diossido di Carbonio, Aerofreni e molte altre cose che permetterebbero agli umani di sopravvivere in un viaggio verso un altro pianeta.
E Jones conclude così, invitando noi poveri appassionati di Fantascienza alla riflessione:
Se andaste prima su Venere, potreste fare un grandissimo passo avanti nell’avanzamento di quelle tecnologie e di quelle capacità necessarie per fare una missione umana sulla superficie di Marte. È una chance per fare un po’ di allenamento, se volete, nell’attesa di arrivare sul Pianeta Rosso.
Fonte: TheVerge
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