Franco e Mario. Franco, mio fratello, Mario il suo caro amico, da sempre. Con qualche giorno di distanza hanno festeggiato, insieme, i loro cinquantesimo compleanno. L'enorme affetto che mi lega ad entrambe, non poteva che coinvolgermi nella realizzazione di una torta pensata e dedicata a ciascuno di loro e alla loro amicizia di quarant'anni.Voglio condividere con voi ciò che rappresenta questa torta e quello che racconta. Franco e Mario si sono conosciuti durante gli anni della scuola media ed hanno continuato il loro percorso scolastico, inseme, fino alla maturità. Io sorella più piccola, li osservavo quando si riunivano, loro ed altri compagni, a casa nostra con la scusa di studiare. Ascoltavano spesso musica, Genesis, Pink Floyd, strana musica: un misto di voci concitate, urla e suoni forti, particolari, per me che, più piccola, giocavo col mio bambolotto e ancora non pensavo a diventare grande. Poi in casa entrò un disco, di un certo Francesco De Gregori dal titolo Bufalo Bill . Credo che l'uscita di questo disco abbia rappresentato, nella nostra famiglia,qualcosa di molto significativo. Ascoltarlo era bello ed è Bello ancora oggi...Quella musica ha di certo sancito l'inizio di un'amicizia che dura nel tempo e, credetemi, può essere un esempio per tutti.Tornando al racconto, Mario era quello che comprava i dischi, Franco ed altri diciamo cosi che amavano sentirne la versione riprodotta. Questi due amici, oggi, sono diventati due seri professionisti, Franco, uno psicologo clinico amante della ricerca, vive tra Roma e La Gran Bretagna; Mario, maestro di Viola al conservatorio di Roma, è un concertista si è trasferito a Barcellona ove esercita la sua professione e vive con la sua famiglia. Lontani, ma sempre, sempre .....vicini.
Beh! ora vi lascio alla torta o meglio le torte (purtroppo non ho una foto della rappresentazione complessiva).
riproduzione di" L'ascolto" di Henri Miller - Parigi
AH! dimenticavo la festa è stata un plurifesteggiamento e cosi per la serie :The last but not the least, questo il mio omaggio a Paola ed Elisabetta le altre due festeggiate, ma non cinquantenni.