I Cinque Continenti

Creato il 14 maggio 2010 da Albix

-”Non fare l’Africano!” – gridava il nostro maestro siciliano, passando per i banchi, quando qualcuno commetteva degli errori marchiani nello svolgimento del compito assegnato. E talvolta la colorita espressione si accompagna ad uno scappellotto non sempre leggero.

- ” E che siamo in America?”- diceva a un altro che parlava di opulenza, sprechi e sovrabbondanza di risorse.

- ” Non fare l’Indiano, tu!”- apostrofava un compagno che cercava di scansare i compiti. Con la variante del “Napoletano” qualora alla pigrizia si affiancasse anche una buona dose di scaltrezza imbonitrice.

E l’Australiano era   quello che urlava frasi inconsulte o magari si muoveva in maniera disordinata tra i banchi, quasi saltando come un canguro.

L’Europeo era naturalmente il ragazzo che azzeccava le risposte e si mostrava più ingegnoso ed attento degli altri.

Insomma i cinque continenti, ed anche con dovizia di dettagli geografici, trovavano nelle fantasiose metafore del maestro Carmelo, una propria connotazione.

Ma come cambia il mondo! Oggi ricevo nella mia casella di posta elettronica, come minimo, 10 e-mail al giorno provenienti dai posti più disparati dell’Africa, contenenti trucchi, offerte e raggiri, degni della più grande tradizione truffaldina europea.

Gli Americani hanno usurpato il posto dei Napoletani. Almeno Totò, infatti, vendeva agli sprovveduti Americani opere d’arte vere e proprie, come la “Fontana di Trevi”, il Colosseo ed altre bellezze realmente esistenti.

Ma a noi sprovveduti Europei, gli Americani ci hanno invaso di “scatole cinesi” (a proposito “il Cinese” era un ragazzino smunto che aveva sempre fame, ed era il primo a beccarsi una qualche provvidenza o sostegno che si rendesse eccezionalmente disponibile nel povero ambito scolastico), di junk bonds e di sub-primes completamenti privi di valore, costruzioni immobiliari  fasulle e autentiche  patacche finanziarie.

Per non parlare degli Indiani: fra un pò ne vedremo delle belle, quando le utilitarie indiane da 5.000 euro si diffonderanno nel mercato dell’auto.

E noi Europei? Continueremo a subire questa sottospecie di legge del contrappasso?

Speriamo che qualche maestro, in qualunque parte del mondo, non incominci ad apostrofare qualche disastrato studente  pasticcione con l’espressione : “E piantala, tu, di fare l’Europeo!”.


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