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Serie A: suicidio Inter a Livorno, Udinese OK con Totò

Creato il 01 aprile 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
Serie A: suicidio Inter a Livorno, Udinese OK con Totò apr 1, 2014    Scritto da Andrea Ruggeri    Calcio, Sport 0

Serie A: suicidio Inter a Livorno, Udinese OK con Totò

Il monday night di questa 31esima giornata di Serie ci ha regalato due interessanti sfide nella lotta salvezza e nella corsa per l’Europa League. Nel match delle 18 l’Udinese vince di misura contro il Catania grazie al solito Di Natale, e condanna gli etnei ad una retrocessione quasi certa; l’Inter invece, impegnata alle 21 a Livorno, commette un altro passo falso, permettendo agli amaranto di recuperare il doppio svantaggio e guadagnare un 2-2 fondamentale per la permanenza in Serie A.

Mazzarri torna nella sua città con la voglia di sbranare – oltre alle bottigliette –  un Livorno in grossa difficoltà, approfittando dello stop della Fiorentina contro la Sampdoria. Per riuscire nella missione, il tecnico di San Vincenzo cambia modulo: fuori Guarin e dentro Álvarez, con il compito di aiutare Palacio e Icardi in un’Inter a trazione anteriore; a centrocampo, invece, spazio a Kuzmanovic al posto dell’acciaccato Cambiasso. Inter schierata quindi con un 3-4-2-1: Handanovic; Rolando, Samuel, Juan Jesus; Jonathan, Hernanes, Kuzmanovic, D’Ambrosio; Álvarez, Palacio; Icardi

Nel Livorno sono ben 4 i titolari in prestito dall’Inter: Bardi, Mbaye, Benassi e Belfodil, decisi più che mai a mettersi in buona luce per ottenere una maglia nerazzurra la prossima stagione. Di Carlo sceglie un 3-5-2: Bardi; Valentini, Emerson, Castellini; Mbaye, Benassi, Biagianti, Greco, Mesbah; Paulinho, Belfodil.

Il primo tempo non è un grande spettacolo, le due squadre si studiano e tengono i ritmi molto bassi con gli ospiti padroni del gioco ma quasi mai pericolosi e un Livorno senza idee e con poca qualità a centrocampo. Le migliori occasioni passano per il piede sinistro di Hernanes: al 28′ il brasiliano ci prova da fuori, ma il pallone sibila vicino al palo; al 36′, invece, disegna uno scavetto al bacio per la testa di D’Ambrosio, che si fa murare da Bardi. Il gol nerazzurro è nell’aria, e al 37′ è proprio il Profeta a timbrare il cartellino: su una sponda in area di Palacio, Icardi liscia completamente il pallone, ma il n°88 dell’Inter si fa trovare pronto a rimorchio e batte Bardi. Nell’ultimo minuto della prima metà di gioco c’è ancora tempo per vedere il raddoppio nerazzurro, questa volta ad opera di Palacio, bravo e fortunato nel colpire al volo un cross dalla destra di Jonathan.

Con il risultato ormai in tasca, l’Inter inizia il secondo tempo a mente sgombra, ma proprio questa spensieratezza costa carissima agli uomini di Mazzarri: al 54′ su un calcio d’angolo amaranto, Paulinho viene lasciato colpevolmente libero di calciare di prima intenzione e si inventa un destro micidiale che colpisce l’incrocio dei pali prima di insaccarsi alle spalle di Handanovic. Il Livorno acquista fiducia e attacca con più coraggio, scoprendosi alle ripartenze nerazzurre: al 78′ prima Icardi e poi Guarin si trovano per tre volte sui piedi il pallone del match point, ma non si fanno trovare pronti all’appuntamento con il gol. A 5 minuti dal termine, con i 3 punti praticamente in cassaforte, l’Inter si ricorda di essere “pazza” e decide di fare harakiri; Guarin spegne completamente il cervello e si esibisce in un retropassaggio di 40 metri che mette Emeghara di fronte ad Handanovic: il giocatore svizzero ringrazia e deposita in rete il gol del 2-2. Tempi duri per le bottigliette d’acqua con Mazzarri nei paraggi.

Allo stadio Friuli si gioca Udinese-Catania: i padroni di casa sembrano aver trovato la marcia giusta e puntano all’Europa, gli ospiti cercano disperatamente tre punti che potrebbero essere una boccata d’ossigeno in una stagione nerissima.

UDINESE (3-5-2): Scuffet; Heurtaux, Danilo, Domizzi; Gabriel Silva; Allan, Pinzi, Pereyra, Basta; Nico Lopez, Di Natale.

CATANIA (4-3-3): Andujar; Izco, Bellusci, Gyomber, Monzon; Plasil, Lodi, Rinaudo; Barrientos, Keko, Bergessio.

Dopo la fantastica prova contro l’Inter, il baby portiere Scuffet si conferma una garanzia tra i pali, sventando ogni tentativo di un Catania determinato e pericoloso in più occasioni. Al resto, per i bianconeri, ci pensa il solito, immenso, Antonio Di Natale, che al 67′ mette il suo sigillo sulla partita con un gran colpo di testa in tuffo e fissa così il risultato sull’1-0.  Sono 11 i gol di Totò in questa stagione, 187 in Serie A, siamo sicuri che nella spedizione azzurra in Brasile non ci sia spazio per lui?


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