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“I cinque sensi”

Creato il 15 luglio 2010 da Cinemaleo

1999: The Five Senses di Jeremy Podeswa

“I cinque sensi”
“I cinque sensi”
“I cinque sensi”

Il Morandini:La bravura degli interpreti, la sapienza degli incastri e degli snodi, il brio dei dialoghi, la cura raffinata delle immagini contribuiscono a un esito di ammirevole finezza”. Giudizio quanto mai appropriato.

 

Il canadese Jeremy Podeswa (che nel 2010 ha diretto il televisivo The Pacific, del quale MyMovies ha scritto il piccolo schermo è ormai a un passo dal conquistare il territorio del grande cinema”) ha realizzato un’opera di grande spessore, imperdibile per chi ama il buon cinema.

Grande successo al Sundance e a Cannes, giustamente premiato al Toronto Film Festival, I cinque sensi si presenta sotto le mentite spoglie di un thriller (si cerca una bambina scomparsa…) ma è qualcosa di ben diverso. E’ una acuta e precisa analisi (priva di retorica o di falsi moralismi) di psicologie, varie e diverse, in cui non è difficile ritrovarsi; un esame puntuale delle difficoltà quotidiane della vita, delle incertezze che ci attanagliano, delle illusioni-disillusioni che ci dominano, della mancanza di comunicazione che ci affligge, degli scherzi con cui il destino si diverte -a nostre spese- a giocare…  

Un film corale (il regista lo ha definito «epico-initimista») molto sottile, sobrio, misurato, quasi minimalista… profondamente omogeneo nonostante la molteplicità di temi e situazioni presentati (famiglie disgregate, egocentrismo, sensi di colpa, disagio adolescenziale, aridità di sentimenti..). Un film che, grazie a una sceneggiatura di rara intelligenza e ad un cast di prodigiosa bravura, lascia un segno nello spettatore, coinvolgendolo e interessandolo come raramente accade.

Nonostante la “sensazione di predestinazione e impotenza che grava sui personaggi logorandoli o deviandoli…” (Daniele Bellucci), un inaspettato atto di fede nell’amore e nel mondo, un messaggio -né banale né superficiale- profondamente ottimistico.

“Occasione da non perdere”, ha scritto il Giorno: perfettamente d’accordo.

p.s.

Interessante l’osservazione de Gli Spietati all’indomani dell’uscita del film: “un piccolo grande film che riusciamo miracolosamente a vedere a giugno (e chissà se anche fuori da Roma), grazie agli scarti della distribuzione che mai avrebbe il coraggio di farli uscire nelle sale in periodi di maggiore affluenza. Si dice che sia un male che la stagione cinematografica in Italia si fermi di fatto a maggio per ricominciare a settembre e che il grande pubblico diserti le sale nei mesi estivi. Forse non è poi tanto un male: gioiellini come questo non li vedremmo mai”.

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