I cinque sensi
di Hervé Tullet
Rizzoli – p.140 – e.16
Ero in libreria settore infanzia, un po’ defilato mi guarda questo volume dalla copertina molto naif.
Lo prendo in mano. Lo soppeso: è piuttosto pesante per un bimbo di 4/5 anni (sono quasi 150 pagine). Lo sfioro: la mano in copertina è in leggero rilievo e finalmente lo sfoglio…
Una miriade di colori, forme, immagini più o meno definite, pochissime parole.
Intanto che pupo e papi ascoltano rapiti una storia di Rodari, io mi faccio rapire dalla visione coloratissimi disegni.
Non c’è una storia, i cinque sensi sono visualizzati uno per uno.
Vista: colori, occhi, strumenti per guardare, illusioni ottiche, specchi.
Udito: rumori forti, rumori lievi, silenzio (c’è anche un foglio di plastica che stropicciato fa rumore).
Olfatto: nasi famosi, profumi e puzze, odore di mamma e odore di bimbo.
Tatto: caldo, freddo, tagliente, brucia, punge, il tocco di chi si ama, pagina con alfabeto in Braille.
Gusto: che cosa si mangia, i denti, i morsi, il percorso del cibo.
E infine il sesto senso….
Questo libro dalla grafica così insolita è pieno di spunti e di richiami a gesti quotidiani di cui, forse, abbiamo un po’ perso il senso e l’importanza.
Era nel reparto libri per l’infanzia, lo mostrerò alla Simpatica Canaglia, ma questo rimarrà MIO.