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I soldi non ci sono per far fronte alle vere emergenze del Paese e alle necessità impellenti dei cittadini, ma ce ne sono, e pure tanti, per il finanziamento pubblico dei partiti. E se per far passare ogni altro genere di provvedimento il bicameralismo è 'imperfetto' tanto da richiedere la finta “riforma” del Senato, è invece 'perfetto' quando ad essere approvate sono le leggi pro domo... loro! Così capita che l'Aula del Senato approva con una votazione “lampo” la legge Boccadutri, quella che permette ai partiti di intascarsi i rimborsi elettorali senza controlli, con 148 sì, 44 no e 17 astenuti. Il provvedimento, già approvato dalla Camera il 9 settembre scorso, diventa così legge dello Stato italiano. Il MoVimento5Stelle, che ha votato no, mentre Sel si è astenuta, contesta Renzi e lo accoglie in Aula con "boccadutri-card". Non appena il "premier senza voto" prende la parola nell'Aula del Senato, i parlamentari dei 5Stelle espongono una sorta di mastercard formato gigante a colori con su Scritto "boccadutricard" in riferimento al ddl che sblocca il finanziamento dei partiti per il 2013-2014 su richiesta del Pd. I senatori M5s sventolano anche delle carte di credito con la stessa scritta, prontamente tolte dai commessi su ordine del presidente del Senato. E sul blog di Grillo leggiamo: "Ecco come abbiamo accolto il Bomba oggi in Senato. Lui aveva fretta di parlare di "importantissimi temi europei", per nascondere l’enorme porcata di oggi: la votazione lampo sulla legge boccadutri, quella che permette ai partiti di intascarsi i rimborsi elettorali senza controlli. Non si smentiscono mai!"