Allora, caro Silvio, ti avevo suggerito di togliere il processo breve dai cinque punti programmatici e tu, seppur per il rotto della cuffia l’hai fatto dandomi così ragione. Ti ho dato altri consigli ragionevoli che qualche volta hai seguito, altre volte no.
Adesso ti dò un altro buon consiglio: lasciare che la vecchia Alleanza Nazionale si riorganizzi per ripartire. Parlo dell’Alleanza Nazionale originale, quella in cui Fini non c’entra niente, perchè la sua è stata disciolta nel Pdl per un piatto di lenticchie.
Parlo dell’Alleanza Nazionale dei colonnelli e delle tante teste buone che aveva. Aggiungendo, magari, nuove personalità di acclarata moralità e serietà politica. Naturalmente non parlo certo dei finioti, che possono rimanere dove stanno.
Questa sarebbe la vera Rifondazione di Alleanza Nazionale! Quella a cui volentieri molti tornerebbero a farne parte, forse me compreso.
Questa sarebbe L’An giusta, con la quale operare insieme, ma con i valori della vecchia, dell’originale, perchè sarebbe l’originale.
I seguaci di Fini, banderuole del cacchio, che seguono l’uomo Fini senza curarsi delle sue deviazioni politiche, delle sue adesioni al Pdl e dei relativi suoi tradimenti, se ne stiano pure tra i finioti. Ma rimmarranno sempre distinti e distanti dal partito che avevano ricevuto in eredità da Almirante.
Dammi retta Silvio, molti tornerebbero a far parte dell’An originale, e non di quella marmaglia di astiosi, che tentano il tutto per tutto per cercare di non rimanere sempre dei secondi.
Una maggioranza è meglio che sia composta da due partiti forti e seri come erano la vecchia An (prima della decadenza finiana) e Forza Italia, che non da un partito unico (il Pdl), con una forza, seppur minima, contrapposta all’altra, sia pure soltanto per motivi di convenienze personali.. politiche ed anche materiali, tipo beni immobili.. per esempio.
Dammi retta, riflettici.
Altrimenti dovrò scendere in campo anch’io.. ;)