L’altra sera io e S. discutevamo del modo in cui eravamo vestite e della maniera in cui, casualmente, eravamo in abbinamento con gli abiti indossati dai nostri rispettivi compagni. Io e Carmine sembravamo appena usciti da un film texano. Io, tronchetti camperos, camicia a quadri borchiata e jeans attillati. Lui, stessa camicia ma verde dal taglio maschile e jeans sbiaditi.
S. e il suo fidanzato, invece, erano supercolorati. Lui in giallo acido e lei in rosa shocking. Hanno esordito dicendo che raramente indossano t-shirt troppo fluo e che preferiscono qualcosa di più tenue che rispecchi maggiormente il loro carattere discreto. Io sorrido e li rassicuro del fatto che stanno benissimo. E che sono simpaticissimi.
In fin dei conti, la moda di quest’anno detta una legge troppo precisa: sì ai colori accesi e agli accessori catarifrangenti. Sì alla capacità di osare. Sì all’accostamento di cromie differenti e vivaci. Sì, al contrasto. Sì… alla libertà! Non ci credete? Leggete il mio ultimo articolo su Cervelliamo. E poi ripassate di qui. Mi saprete dire se ho ragione
