Ché, a parte il fatto che ti affezioni a loro ed anche questi "esseri" sono fedeli ed ubbidienti (alle volte... :P ) alla stregua dell'animale domestico citato nel titolo, tecnicamente durano più o meno lo stesso tempo, purtroppamente... :(
Della serie, un "anno uomo", secondo il senso comune, equivale approssimativamente a sette anni canini.
Ed un "anno computer"?
Più o meno lo stesso, dal mio punto di vista...
...Ché se c'hai un calcolatore elettronico che conservi con amore, prendendoti quotidianamente cura di lui, lo puoi tenere con te approssimativamente 10/15 anni. Tuttavia, intorno al 12° anno di vita, il tuo amato
Inizierà a perdere colpi la scheda video, poi ti si scarica la batteria del "CMOS" ed infine, da un giorno all'altro, non ti si accende più niente. :( Morale: il dramma della vita trasposto in dispositivi elettronici composti anche da parti meccaniche in movimento (soggette quindi a logorio continuo...).
Della serie: fino al 2013, avevo in casa tre vecchi "computers" più o meno funzionanti: un "PIII 800" a manovella del 2000 ("CMOS" scarico, scheda video sostituita tre volte ed un alimentatore bruciato...), un "laptop" "Fujitsu-Siemens" febbricitante dell'estate del 2005 (tragicamente soggetto ad "overheting": se e quando il processore veniva impegnato al 100%, aveva all'incirca 15 secondi di autonomia prima del "freeze/shutdown"...) ed un "iMac" del 2006; formalmente l'unico "computer" che si poteva considerare affidabile e funzionante al 100%, in casa Martelloni.
Nel 2014, la situazione è radicalmente mutata.
Il "PIII 800" è praticamente passato a miglior vita. Si accende, carica "XP" e, quando dovrebbe cambiare risoluzione video per visualizzare il "desktop", lo schermo si spegne e, dopo una decina di secondi, si spegne automagicamente anche il "PC".
Il "laptop" ha raggiunto livelli di criticità termica modello "sindrome cinese". Quando è arrivato al punto di bloccarsi e spegnersi durante gli aggiornamenti di "Windows" e qualche volta anche in fase di avvio, abbiamo deciso che anche per lui era giunto il momento della pensione.
Il "Mac" teneva botta, fino a qualche mese fa.
Ha avuto una prima crisi ad inizio anno (non si avviava più...), alla quale ha fatto seguito un "format riparatore". Poi qualche "hang" di troppo... Nell'ultima settimana lo trovavo particolarmente lento ed affaticato. Poi, ieri, ho notato una cosa molto strana...
Lento...
Task: Copiare un paio di "files" piuttosto corposi (ma neanche tanto. Qualche centinaio di "Mega" in tutto...) dalla cartella dei "downloads" ad un'altra sezione dell'"hard disk" interno del "computer".
Ora, in effetti è da parecchio che non lo faccio, ma sinceramente non mi ricordavo che servisse tutto questo tempo per effettuare una copia del genere. Cioè, voglio dire... Un paio di secondi per avviare la procedura ed oltre cinque minuti per terminarla? Per trecento "Mega" scarsi di roba!? Ma una volta non era una questione di secondi??? E se ne copio venti, di "Mega", quanto ci stai? COME DIECI SECONDI?! Una volta una cosa del genere era praticamente istantanea! Non facevo in tempo a pigiare "Mela+V" che la copia era bella e fatta!!!
«Eh, sai com'è...
Ho un "transfer rate" di un "Mega" al secondo.
Con picchi di due...».
Ma più che altro... MI VUOI SPIEGARE PERCHÉ MENTRE IMPEGNI IL DISCO RIGIDO, IO NON POSSO FARE PRATICAMENTE NIENT'ALTRO, CHÉ SE PER SBAGLIO APRO IL "FINDER" NON RIESCI A MOSTRARMI NEMMENO LE ICONE DEGLI ALTRI PROGRAMMI?!
"Scusa. Credo che muoro...".
Morale: non c'è due senza tre?
Speriamo di no, dai... Magari s'è corrotto qualcosa a livello "software" (credici...) e, per motivi ignoti, il disco rigido del mio "iMac" è diventato una strana specie di lumaca stitica.
Speriamo che una formattazione risolva. SPERIAMO...