Il Teatro Lirico di Cagliari affrontò la trasformazione da Istituzione dei Concerti e del Teatro Lirico ( annesso al Conservatorio ) in Fondazione Lirico-Sinfonica nel biennio 1998-1999 come previsto dalla legge 367. Il Teatro, con la trasformazione in Fondazione Lirico- Sinfonica, partì con un patrimonio netto di € 12.640.000,00 comprensivo del Diritto d’uso degli immobili e della stima notarile dei beni posseduti.
Il triennio successivo vide la Fondazione chiudere i bilanci in disavanzo:
Disavanzo di gestione ( fonte Corte dei Conti )
2001
2002
2003
€ – 1.136.354,00 € – 2.356.857,00 € -2.955.782,00
La situazione a cavallo tra il 2001 ed il 2002, con una erosione superiore al 30 % del patrimonio, espose la Fondazione a rischio di commissariamento ( fonte: relazione della corte dei conti n°74 del 2004 ) scongiurato per un soffio con l’accensione di un mutuo di 7.000.000,00 di €.
I bilanci consuntivi degli anni 2005-2009 che apparivano rassicuranti per la chiusura costante con un leggerissimo attivo, presentano una diminuzione graduale del debito a lungo termine ( anche per il regolare pagamento del mutuo ), ma un pericoloso aumento del debito a breve termine verso banche e verso fornitori. Nel 2010 il bilancio ha chiuso con un disavanzo di € -1.507.113 ed ha visto il licenziamento di 99 unità lavorative con contratto a termine.
Debiti verso banche ( fonte Corte dei Conti )
A questo è doveroso aggiungere il debito nei confronti dei lavoratori per il TFR accantonato che nel 2010 ammontava a € 5.506.006 .Un costante crescendo della situazione debitoria che ha portato i lavoratori, una volta avuta contezza della grave situazione economico finanziaria, a condurre una strenua battaglia per la difesa del proprio posto di lavoro.
Alla luce di questi dati già di per sé esplicativi, la FISTel-CISL attende con impazienza la scelta del nuovo Sovrintendente che, come sancito dalle recenti sentenze del TAR Sardegna, dovrà basarsi sulla manifestazione d’interesse e i curricula regolarmente pervenuti.
Auspichiamo che la nomina verta su un nome capace, dal curriculum adeguato alle caratteristiche stigmatizzate dalla legge 367 e che venga scelto un manager con una chiara idea di risanamento e di rilancio. Riteniamo che si debba, con grande onestà intellettuale, evitare scelte che potrebbero condurre in futuro il nostro Teatro alla soglia del Fallimento.
La FISTel-CISL, nella certezza che verrà presa la decisione giusta per il Teatro, ricorda al CDA ed al Presidente che i lavoratori ancora oggi pagano sulla propria pelle gli errori delle gestioni passate, con la riduzione della pianta organica e delle loro retribuzioni: è quindi doveroso decidere con accuratezza e per il solo bene del teatro.
La Coordinatrice FISTel-CISL
Annalisa Pittiu
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