Padre di un bambino malato di cancro al cervello, in attesa di essere operato. Fra le attese delle cure fa conoscenza di altri parenti di malati extracomunitari…Il film è un'incursione dentro la malattia, non del bambino, ma quella malattia che si chiama isolamento, diffidenza e ignoranza. Un padre lontano da casa, solo e in difficoltà. Dichiarazione palese dell'incapacità delle nostre strutture sociali di creare un ambiente adatto per affrontare problemi di questo tipo. Filippo Timi dà il meglio di se per rendere questo padre autentico e ci riesce, ma il film resta sempre sul lato esteriore delle difficoltà. Il di dentro non ci è mostrato.2 Stelle





