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I cosiddetti studi classici

Creato il 27 agosto 2010 da Spaceoddity
Non voglio più parlare di decadenza della cosiddetta "cultura classica": la cultura classica deve affondare, ha fatto il suo tempo. Voglio sentir parlare di Sofocle e di Virgilio: loro sì, sono immortali.
Non voglio più convegni sul futuro dei classici o sulla liberazione da questo strazio, non voglio più licei classici che sono megaspot per studi inutili, improduttivi e ristretti: non ci possiamo permettere il lusso di organizzare un intero corso di studi che miri soltanto - e con gli esiti che conosciamo - alla continuità di un certo modo di essere intellettuali aristocratici o 'raffinati' militanti.
In caso contrario, non lamentiamoci della scelta di alcuni ragazzi di condurli e di rimanere eternamente disoccupati; non sappiamo più se rallegrarci di una nuova iscrizione in Lettere, Scienze politiche, Filosofia ecc., o dolerci della loro totale inadeguatezza al giorno d'oggi.
La strutturazione degli istituti superiori in forma di licei non fa altro che potenziare la dimensione accademica di quest'impianto scolastico, implicato nelle etichette e poco o per nulla attento ai contenuti. Mi spiace non si noti abbastanza, ma l'università non si può lamentare di essere diventata un superliceo, come ho letto fino a ieri su un quotidiano, se il liceo viene articolato con le dinamiche dei dipartimenti universitari. Questa è la prova che chi si occupa di scuola, in realtà ha un'impostazione accademica e non ha mai messo piede in un'aula scolastica.
La scuola non può essere finalizzata all'università, ma la scuola e l'università devono essere finalizzate alla crescita e allo sviluppo scientifico e tecnologico e ancor più al potenziamento di chi ne fruisce, agli uomini e donne che vogliamo oggi per il nostro domani.
E nel nostro domani non voglio cultura classica, voglio l'Antigone e il Simposio, voglio le Metamorfosi di Ovidio, Apuleio, Kafka e tutti gli altri, voglio persone che sono state vive come lo siamo noi e sono in grado davvero di dirci qualcosa. Non possiamo arrenderci ai dipartimenti che si impastrocchiano e si danno appuntamento per organizzare il nulla che pubblicizzano.
Possibile che io, che non ho rinunciato a nulla che potesse farmi crescere, a quasi dieci anni dalla laurea - neanche a dirlo, col massimo dei voti, perché il 110 e lode non si nega a nessun cane - sia ancora così ignorante e pieno di titoli di studi classici?

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