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I creatori di “Gotham” discutono la loro versione della storia di Batman

Creato il 04 luglio 2014 da Linda93

Racconteremo la vera stoia di come qualcuno potrebbe diventare Batman”.

Fanno sape

I creatori di “Gotham” discutono la loro versione della storia di Batman
re i produttori esecutivi nel nuovo drama Fox “Gotham”, Bruno Heller (“The Mentalist”) e Danny Cannon (“CSI”, “Nikita”). Il primo oltre ad aver scritto l’episodio pilota servirà come showrunner mentre l’altro ha diretto l’episodio.

IGN: Batman ha una storia lunga. NoEntrare in esso è per voi eccitante, arduo o entrambe? Ci sono state delle interazioni col personaggio prima?
Danny Cannon
: Esatto. In un primo momento è stato scoraggiante, perché si seguivano tre capolavori, così ho risolto con “20 anni prima di Batman”. Una mondo che sta minacciando una città corrotta a marcire dell’interno. Ci ricorda un po’ la New York della fine anni ’70 e l’inizio degli ’80. Questo è stato il nostro primo incontro e ci siamo subiti buttati. Per fortuna, questo è un territorio inesplorato. Speriamo di aver ricreato nell’atmosfera di Gotham il romanticismo, il gotico ed un tocco Dickensiano.
Bruno Heller
: Il miglior lavoro che abbia mai fatto – [Cannon] spero non lo trovi offensivo! Quella visione è stata a lungo nella mia testa, questo è il bello di questo materiale: è nella mente di tutti. È la vera cultura mitica popolare. Quindi, ci avviciniamo a delle cose buone, quindi, sì, può essere scoraggiante, ma scavando si trova l’oro.
Cannon: Assolutamente. Mi ricorda una band come i Rolling Stones oppure i Beatles. È un grande franchising, spero solo di suonare bene le loro musiche.

IGN: C’è stato un gran lavoro casting intorno al personaggio di Jim Gordon – centrale per la serie. Ma andando avanti, avremo una qualche focalizzazione anche sugli altri? Dovremmo supporre che non saranno tutti presenti in ogni episodi?
Heller:
Sì, sì. È ci sono ancora un sacco di personaggi da introdurre, come sapete. Voglio dire, c’è molto lavoro tecnico, perché, ancora una volta trattiamo di un mondo vasto, in cui vivere. Ci sono tante storie diverse da raccontare, grandi personaggi. Se non si vede qualcuno che si ama in una determinata puntata, nella successiva ci sarà, poiché è un ampio campo. Il bello sta nel trovare una trama che piace, ma poi intorno ad essa ci sono tanti altri aspetti.

IGN: Anche l’immagine di Gotham stessa, la città è aperta alla libera immaginazione. Quanto ne avete discusso in merito? Si poteva ipotizzare una soluzione più surreale o di più vicino ai fumetti?
Cannon:
Ho dovuto trovare una squadra per gli effetti speciali che condividevano la stessa visione, sono un team meraviglioso e mi hanno dato una mano. Ho disegnato tanto. Questo è il primo pilot dove mi sono seduto con un designer di produzione e abbozzato ancora una volta, l’ho apprezzato molto. Non volevo troppo effetti, è tutto reale e questo significa anche un dispendio di tempo notevole. Abbiamo usato costantemente pioggia e vapore, la soluzione è dare un senso di continuità. Ho fatto un giro in elicottero per i disegni, a New York e ne ho ottenuto dei buoni profili, poi ho aggiunto o tolto dei palazzi, abbiamo preso alcune immagini reali, materiali di riferimenti reale come cattedrali e palazzi gotici, Londra, Parigi, Barcellona – e questo è tutto. Diciamo che Gotham è un mix di tante grandi città.

IGN: La serie è ambientata molto tempo prima che Bruce Wayne indossi il costume da pipistrello. È interessante per voi equilibrare la strada che poi prenderà in futuro senza però correre troppo avanti. Quindi, è importante cercare di capire quanto mostrare quei sentori che Bruce diventerà Batman?
Heller:
Beh, racconteremo la storia di qualcuno che può diventare Batman. La psicologia vera di questo è che lui è molto più traumatizzato e segnato e molto più strano di qualche visione di come quel personaggio sarebbe. È un personaggio oscuro e sotto pressione. Quindi, mi dispiace, ma da quel profilo non è un personaggio divertente, come si potrebbe immaginare, non trattiamo un record di trionfi, ma una specie di redenzione.

IGN: Esistono tante versioni della storia di Batman – dai fumetti o altre interpretazioni – quali sono state le grandi influenze per voi?
Cannon:
Sai, ho letto tutto. DC era molto favorevole a Gotham, poiché sanno quando le cose gli sono riuscite bene e quando male. Finora, ciò che hanno fatto ha di gran lunga superato le aspettative, ma dobbiamo poi compiere i nostri passi. Ad un certo punto, bisogna prendere ed andare, “va bene, mi odiano… o mi odiano. [Ride] ho avuto modo di farlo”. Heller: Il mio approccio ad esso è un po’ come la mitologia greca. Ci sono mille storie. Tutti si contraddicono ad un certo punto, ma questo è il bello – raccontare storie di personaggi che sono più grandi di una qualsiasi storia, il che lo rende più facile.


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