Il Vietnam era quasi sconosciuto all’opinione pubblica, prima di essere interessato dall’omonima guerra.
Da allora, gradualmente, credo sia stato di nuovo dimenticato, tranne che dagli appassionati di Oriente. E dire che parliamo di Paese con un’economia in rapido sviluppo e con interessanti prospettive per il futuro. Cose che, a noi europei, cominciano ad apparire un poco utopistiche.
Eppure il Vietnam è un paese antichissimo, anche a livello geografico. Con la sua famosa giungla, ora diminuita di parecchi ettari, a causa della progressiva urbanizzazione del Paese, il Vietnam è stato per secoli un ecosistema tra i più variegati e interessanti.
Possibile che qualche strana specie animale abbia prosperato indisturbata nelle acque del Mekong, senza mai essere scoperta? Questo è l’interrogativo che si pongono i criptozoologici di mezzo mondo, riferendosi a tutti quelle aree fortemente “sospettate” di dare ospitalità a dei veri criptidi viventi.
Risposte certe non ne abbiamo, ma ogni tanto saltano fuori notizie strane e inquietanti. La vedete la foto di inizio post? Ebbene, si riferisce a una creatura vermiforme che, nel 2013 è stata rinvenuta morta, nei pressi del delta del fiume Mekong.
Non ho trovato molte notizie relative all’analisi post-mortem di questa enorme carcassa.
Sui siti di criptozoologia più attendibili si ipotizza che si tratti di una balena, avvelenata da scarichi tossici o forse malata, finita nel fiume e infine andata a morire vicino alla riva, dove decine di curiosi hanno scattato foto e girato filmati.
Altri esperti (o presunti tali) dicono invece che abbiamo a che fare con qualcos’altro. Già, ma con cosa? Difficile determinarlo, dalle sole immagini reperibili in Rete. Qualche buontempone lo paragona a un graboid, vale a dire uno dei vermi giganti della saga cinematografica Tremors.
Ok, probabilmente si tratta davvero di una povera balena malata. Inutile dare spazio a spiegazioni forzatamente complottiste.
Però voglio sfruttare l’occasione per ricollegarmi a una storia di guerra che circolava tempo fa sui siti americani dedicati ai misteri.
Inizio anni ’70, giungla vietnamita. Un giovane caporale di fanteria degli USA avanza nella giungla, in cerca di eventuali infiltrazioni del nemico nel territorio controllato dalle truppe americane. Con lui ci sono quattro commilitoni, armati fino ai denti.
La missione di ricognizione pare procedere senza intoppi, finché le acque di un vicino corso d’acqua eruttano due creature dal corpo vermiforme, ma dotate di pseudopodi (o forse di strane braccia) con tanto di artigli. I mostri attaccano i soldati, che reagiscono aprendo il fuoco con gli M16.
I proiettili sono sufficienti a spaventare gli uomini-verme. Essi rinunciano al combattimento e fuggono di nuovo nelle acque fluviali. Nonostante tutto sembravano però illesi, anche se Gower scriverà nel rapporto di aver sparato oltre venti proiettile contro il suo bersaglio.
La storia ebbe una certa notorietà, in ambiente complottista. Se ne parlò perfino alla CNN, con intervista al diretto interessato.
Poi più nulla, com’era anche logico immaginarsi. In fondo la guerra del Vietnam ha già partorito fin troppi orrori, per preoccuparsi anche di mostri e di bizzarri esseri umanoidi.
Eppure, alla luce della recente comparsa della carcassa sputata dal fiume Mekong, mi è tornata in mente la storia del caporale Gower, che magari non era un visionario drogato, come fu giudicato all’epoca.
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(A.G. – Follow me on Twitter)