Cavernicoli alla scoperta della vita
Vicenda semplice e familiare, I Croods (The Croods, 2013) è la pellicola che ripropone la Dreamworks a livelli accettabili, con annesse convincenti dosi di simpatia e sentimentalismo.
C’era una volta l’età della pietra; gli uomini si nascondevano nelle caverne per sfuggire agli animali feroci e cercare il cibo era un’impresa rischiosissima. Tuttavia l’adolescente Eep non ne vuole proprio sapere di rimanere rintanata al buio. Vuole vivere e quando incontra Guy, ragazzo primitivo che la attira involontariamente con una strana scoperta (il fuoco), decide di ascoltarlo (profetizza la fine del mondo) e di seguirlo. A causa delle prime scosse di terremoto (che distruggono l’appartamento-caverna) anche la famiglia è costretta a intraprendere un viaggio verso l’ignoto.
Celebrare i legami familiari (indissolubili), le prime volte e la stupefacente curiosità. Questi sono gli obiettivi de I Croods, film che diverte (a tratti) e che reinserisce all’interno del processo narrativo comprimari simpatici, che smorzano la tensione e alleggeriscono un film nel quale i protagonisti sono impegnati a (ri)scoprirsi. Difatti il protagonista Crug, più interessato a sopravvivere piuttosto che a vivere (sembra quasi una rappresentazione animata del mito della caverna di Platone), privo di idee e poco incline alla curiosità, compie un viaggio non esclusivamente fisico,ma anche introspettivo. Al pari della figlia Eep, curiosa donna primitiva, sul cui volto si disegna costantemente uno stupore condivisibile. Tuttavia di questo film non colpisce solo l’aspetto empatico, ma anche quel ritorno alla risata, che si palesa grazie a effetti a catena (che purtroppo alla lunga si tramutano in espedienti ripetitivi) e propriamente splapstick. Il tutto si traduce in un film nel quale le storie raccontate dal patriarca Crug si concludono tutte con la morte di qualcuno perché si è spinto troppo oltre, mentre quelle del giovane Guy (homo quasi sapiens sapiens) si concentrano su un futuro radioso, non sempre esente da pericoli. La pellicola invita a sperimentare, a vivere appieno e lo fa con uno stile semplice, divertente, ma non retorico. I Croods piace proprio perché spensierato e perché contiene quello spirito ribelle e mai incline alle regole, che può portare alle scoperte più sensazionali, anche affettive.
Come anticipato però al centro della pellicola c’è qualcosa che non gira alla perfezione, e sicuramente è quella parte nella quale le trovate si devono moltiplicare per non scadere in una monotonia visiva e narrativa. Ed è proprio qui che la pellicola perde colpi, ostentando una ripetizione di eventi non sempre aderente alla serenità della sceneggiatura. Nonostante questo I Croods si fa apprezzare per una convincente delineazione dei personaggi (mai banalizzati) e per un messaggio che grida chiaro e forte: voglio vivere! Domani è un altro giorno e si vedrà!
Uscita al cinema: 21 marzo 2013
Voto: ***