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I cult di pensieri cannibali – mean girls

Creato il 05 dicembre 2014 da Cannibal Kid

Mean Girls(USA, Canada 2004)Regia: Mark WatersSceneggiatura: Tina FeyIspirato al romanzo: Queen Bees & Wannabees di Rosalind WisenmanCast: Lindsay Lohan, Rachel McAdams, Lacey Chabert, Amanda Seyfried, Lizzy Caplan, Daniel Franzese, Jonathan Bennett, Tina Fey, Amy Poehler, Tim Meadows, Neil Flynn, Ana Gasteyer, Rajiv SurendraGenere: perfidoSe ti piace guarda anche: Ragazze a Beverly Hills, Gossip Girl, Suburgatory
Quando penso a un film perfetto da un punto di vista registico, mi viene subito in mente 2001: Odissea nello spazio.Quando penso a una pellicola che non potrebbe essere recitata in maniera più perfetta, il mio pensiero (cannibale) corre a Il silenzio degli innocenti.Quando penso a una sceneggiatura perfetta, tra i primi titoli che mi vengono in mente c'è invece... Mean Girls. Proprio così. Sto delirando?Può darsi, ma per quanto mi riguarda Mean Girls è un piccolo capolavoro. Un film teen che rasenta la perfezione, in cui al suo interno c'è tutto quello che ci deve essere. Impeccabile non solo a livello di script, ma pure nella scelta del cast.

I CULT DI PENSIERI CANNIBALI – MEAN GIRLS

"Un piccolo capolavoro???
Ma taci Cannibal, Mean Girls è un GRANDE capolavoro!"


Per prima cosa, c'è una protagonista in stato di grazia. Dopo essersi fatta notare come baby diva in alcuni filmetti Disney, Lindsay Lohan tocca qui il suo apice, sia di figaggine che di bravura recitativa. Anche se oggi può apparire folle dirlo, Lindsay ai tempi era un'attrice davvero promettente, oltre che una gnocca stellare. Peccato poi sia passata dall'essere così...
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A così...
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I CULT DI PENSIERI CANNIBALI – MEAN GIRLS

"Sono davvero io nel futuro, quella roba lì?"


Prima che le troppe droghe annebbiassero la sua mente e la troppa plastica deturpasse il suo viso, rendendola incapace delle anche più elementari espressioni facciali, Lindsay aveva un grosso talento come interprete, via via sempre più sparito proprio dopo Mean Girls. Ciò non fa che confermare la grandezza di questa pellicola. Dopo essere arrivata al top, Lindsay non ha potuto far altro che sprofondare sempre più giù.
Migliore fortuna hanno invece avuto le comprimarie di Lindsay, sconosciute all'epoca e poi diventate delle stelle di prima grandezza o quasi nel firmamento hollywoodiano: sto parlando di Rachel McAdams e Amanda Seyfried, ma pure dell'alternative girl Lizzy Caplan che, grazie alla serie tv Masters of Sex, si sta pure lei facendo strada.

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"Finirò a fare una serie che si chiama Masters of Sex?
Ma non fatemi ridere."


Rachel McAdams in particolare qui ha una di quelle parti che nella carriera di un interprete capitano giusto una volta, o massimo due: la sua Regina George è una stronzilla coi fiocchi, una villain memorabile, il simbolo supremo del bullismo al femminile, la cattiveria personificata dentro il corpo hot di una cheerleader. Più piccolo, ma comunque memorabile, è il ruolo offerto a una Amanda Seyfried che, nella parte della “senitiva” decerebrata, è perfetta come non mai. Sarà un caso?

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"Cannibal mi ha dato della decolorata...
Cioè, ma ti rendi conto? Io sono bionda naturale!"


E poi c'era anche Lacey Chabert, ma lei, almeno al momento, non è ancora mai esplosa.

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"Perché a me non mi si fila nessuno? Perché?


Lindsay Lohan è al top, il resto del cast è in forma strepitosa, la colonna sonora contiene tutte le canzoni giuste al momento giusto ed è capace di spaziare con grande naturalezza da Missy Elliott ai Blondie, da Kelis a Peaches. Il segreto della riuscita di questa pellicola, ciò che l'ha reso un cult istantaneo nel 2004, nonché un classico moderno a distanza di 10 anni, entrato nella pop culture americana come pochi altri film del nuovo millennio, è però un altro. Il punto forte di Mean Girls è la sua sceneggiatura. Come dicevo in apertura, uno script esemplare firmato da Tina Fey, comica del Saturday Night Live nonché presentatrice di eventi come gli Emmy Awards 2013. La Fey non manca di comparire pure come attrice, insieme alla sua inseparabile socia Amy Poehler, cui è affidata l'irresistibile parte di una mamma che fa la super ggiovane.

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"Sono più frica di Paris Hilton!"


Partendo con in testa come modelli le commedie anni '80 di John Hughes alla Breakfast Club e Sixteen Candles, oltre a pellicole teen anni novanta come Cruel Intentions, Kiss Me e Amiche cattive, Mean Girls sembra più che altro una versione bastarda di Ragazze a Beverly Hills. Laddove nella pellicola 90s Cher Horowitz/Alicia Silverstone era una specie di Amelie del liceo che sfruttava la sua popolarità per fare del bene, prendendo sotto la sua ala protettrice la ribelle Brittany Murphy, qui Regina George/Rachel McAdams usa il suo status per distruggere gli altri, a partire dalla sua nemicamica Lindsay Lohan, la nuova arrivata dall'Africa.Dall'Africa???Un espediente narrativo che sembra campato per aria e invece non lo è. Prendendo ispirazione dal romanzo Queen Bees & Wannabees di Rosalind Wisenman, Tina Fey gioca benissimo il parallelo tra la giungla africana e la vita in un liceo americano e reinventa così il genere teen in maniera tanto animalesca quanto efficace, oltre a imporre un linguaggio tutto suo, con tanti di neologismi (frico, sghicio, strilonza).Possiamo vedere inoltre Mean Girls anche come una variante al femminile dei buddy movies. Laddove in pellicole come i vari Arma letale, Tango & Cash, 21 Jump Street, Point Break, Fast & Furious etc. si gioca sulla rivalità tra due uomini che si trasforma in amicizia, nello spietato mondo delle ragazze le cose vanno invece al contrario. Un'amicizia tra donne può cambiare segno e diventare la più spietata delle guerre.

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"Io e te in competizione, Lindsay?
Ma per favore, non c'è proprio gara."


Se a un livello superficiale può essere vista come una semplice commediola adolescenziale, Mean Girls è in realtà il dark side di Clueless - Ragazze a Beverly Hills, destinato a sua volta a diventare un modello di ispirazione per molti film (Easy Girl, Pretty Persuasion, G.B.F., l'inutile sequel Mean Girls 2) e serie tv (Gossip Girl, Suburgatory, Pretty Little Liars) a venire. Una commedia nera dotata di momenti comici esilaranti e anche un ritratto sociologico di notevole portata, capace di giocare sul terreno delle cheerleader e delle ragazze superficiali con le loro armi e allo stesso tempo farle a pezzettini in maniera spietata. La pellicola in pratica possiede lo stesso diabolico fascino di Regina George/Rachel McAdams. È una fotografia di tutto ciò che non va nel mondo, è il Male puro, eppure non si può fare a meno di amarla e venerarla.(voto 8/10)

I CULT DI PENSIERI CANNIBALI – MEAN GIRLS

Mean Girls, un film perfetto per tutte le occasioni.
Anche per Natale.


Questo post partecipa alla frichissima iniziativa “Bad Girls”, ovvero una settimana di pezzi dedicati a pellicole con protagoniste le cattive ragazze. Un'iniziativa ideata da Arwen Lynch de La fabbrica dei sogni e di cui qui sotto vi potete beccare il programma completo.
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