Rinfrancata dall’aver concluso praticamente tutti i miei impegni con successo, dalle cose crucche ai vari spettacoli, dalla scuola ai vari incontri portati dal dolce vento primaverile, la soddisfazione diventa addirittura una certa gioia scintillante se aggiungiamo l’uscita del nuovo singolo dei semidei Coldplay (Every Teardrop is a Waterfall, con cui probabilmente vi sfrangerò i regal maroni citandolo ogni due per tre), e ovviamente la bellissima sconfitta del Cirque du Berlusqueil alle recenti elezioni.
E’ proprio uno di quei momenti in cui sei felice di aver tenuto in freezer una bella bottiglia di champagne, a meno che tu non abbia mai toccato un goccio di alcolici come me e non abbia nemmeno l’intenzione di iniziare. Quindi, a pensarci bene, lascerò lo champagne a qualcun altro e festeggerò con voi (ringraziate la mia idiosincrasia verso l’alcool, o non avreste mai potuto leggere una perla di post come questo, non so se mi spiego). E poi, la felicità più grande sta nel costruire dei bei rapporti con le persone a cui tieni, una cosa che si fa giorno per giorno – e mi sta prendendo la crisi da filosofite, non voglio farvi commuovere cerebralmente – perché certi incontri, certe strade che casualmente si incrociano nel gioco della vita, sembrano davvero un dono (di chi? Non lo so). Posso dire che i fili del mio futuro si stanno annodando a gomitolo, ma non ho la minima idea di come faranno a sciogliersi, se lo faranno da soli, se dovrò pensarci io, se ci sarà qualche gatto giocherellone e dudù dadadà, come direbbero Minghi e Mietta.
Due cose sole turbano il panorama soleggiato, due nuvolette bastardine, di cui una è solo colpa mia, mentre per l’altra devo chiedere anche a voi lettori – sì, proprio voi. La prima. Sembro una bimbetta stupida e timidina quando mi ripeto che devo parlare ad una certa persona da mesi, ma poi le parole mi vanno in sciopero che nemmeno a Mirafiori. E’ che sarebbe così terribilmente imbarazzante e nonsense. La seconda: drizzate le orecchie, spalancate gli occhi. Se il 12 e il 13 giugno non andate a votare al Referendum, o voi maggiorenni col potere della matita, giuro che vengo lì con uno scolapasta in testa e vi prendo a randellate. Vi strappo le corde vocali, le cuocio e ci gioco a saltare la corda. Vi taglio i tendini del tallone e poi vi faccio camminare, così il vostro corpo cede e rimangono su solo i piedini. Guardate che potrei andare avanti all’infinito, sono esperta e appassionata di torture sadiche.
E già che ci siete, se non volete provare le mie tecniche da Santa Inquisizione, vedete di crocettare 4 meravigliosi SI’ …