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I dannati di Malva di Licia Troisi

Creato il 08 marzo 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Licia Troisi:

I dannati di Malva di Licia Troisi
Nata a Roma il 25 novembre 1980, dopo aver frequentato il liceo classico Immanuel Kant di Roma, si è laureata in fisica il 17 dicembre 2004 con specializzazione in astrofisica presentò una tesi sulle galassie nane nel 2004 all’università di Roma “Tor Vergata”.Si interessa al genere fantasy e ai fumetti manga e a 21 anni scrive il ciclo delle Cronache del Mondo Emerso che arriverà nelle librerie di tutt’Italia nell’aprile 2004 dopo circa 2 anni di scrittura e correzioni. L’intera trilogia e tutti i libri a seguire sono pubblicati dalla Mondadori.Ha esordito nel 2004 con Nihal della terra del vento, primo libro della trilogia fantasy Cronache del Mondo Emerso con cui è stata finalista al premio Italia 2005. A seguire della stessa trilogia la Mondadori pubblicò La missione di Sennar nell’ottobre 2004 e Il talismano del potere nell’aprile 2005. In seguito, ha intrapreso una seconda trilogia, Le guerre del Mondo Emerso, di cui sono stati pubblicati i volumi La setta degli assassini nell’aprile 2006, Le due guerriere nel febbraio 2007 e Un nuovo regno a inizio novembre 2007.Nel 2008, si discosta dal Mondo Emerso per dedicarsi a due nuovi libri: I dannati di Malva, scritto per le Edizioni Ambiente e pubblicato il 26 febbraio 2008, e L’eredità di Thuban, primo romanzo de La ragazza drago, edito il 15 aprile 2008. Riprendendo le tracce del Mondo Emerso, sempre nel 2008 furono dati alle stampe Le Creature del Mondo Emerso, un libro illustrato in collaborazione con Paolo Barbieri e il 18 novembre il primo libro della nuova saga Le leggende del Mondo Emerso: Il destino di Adhara. Le stime parlano di 1.500.000 mila copie vendute, di cui solamente 600.000 con la prime due trilogie del Mondo Emerso. Il 26 aprile 2009 viene pubblicato L’albero di Idhunn, secondo volume della saga La ragazza drago. Il 2009 sta continuando con altre date importanti: la pubblicazione de La paura e La rabbia, trasposizione a fumetti delle Cronache, e quella delle Guerre in un unico volume il 9 Giugno. Il 17 novembre, invece, è uscito il secondo volume della trilogia di Adhara, che si chiama figlia del sangue. Il terzo libro della serie La ragazza drago(La Clessidra di Aldibah) è uscito il 1º Giugno 2010, mentre l’ultimo capitolo della saga del mondo emerso è uscito il 30 novembre 2010 Leggende del mondo Emerso(gli ultimi eroi) Attualmente è dottoranda in astronomia.E’ madre di Irene nata il 17 dicembre 2009.

I dannati di Malva di Licia Troisi
Titolo: I dannati di Malva
Autore: Licia Troisi
Serie: #
Edito da: Mondadori
Prezzo: 10,00 €
Genere: Ambiente, Fantasy
Pagine: 154 p. p.
Voto:
I dannati di Malva di Licia Troisi

I dannati di Malva di Licia Troisi

Trama:

Malva è una scintillante città di vetro e metallo circondata dalla foresta. Liana è pura, le strade sono pulite e gli abitanti vivono immersi negli agi. Ma sotto l’apparenza, scavata nelle profondità della terra, si nasconde la faccia segreta della città, soffocata dai miasmi tossici. Laggiù vivono i Drow, gli schiavi degli umani, che pagano il prezzo di quel benessere. E questo il mondo diviso in cui si muove il guardiano Telkar, mezzosangue cresciuto tra i privilegi, ma segnato dal marchio infamante dei Drow. E quando la tranquillità di Malva comincerà a essere turbata da morti misteriose, sarà lui a offrirsi per una missione quasi impossibile: scendere nella città sotterranea e scoprire il colpevole. Un viaggio nelle tenebre e nella paura, tra macchinari infernali e veleni, da cui Telkar uscirà completamente trasformato

Recensione:

Bisogna premettere che questo libro ha una vicenda editoriale particolare: viene pubblicato da Edizione Ambiente, all’interno di un’ iniziativa ambientalista e la Troisi affronta il tema dell’inquinamento industriale ponendo il problema in un contesto fantasy. Il libro risale al 2008 e si vede. Sebbene io ammiri molto la Troisi sia per il suo modo di scrivere fluido e piacevole, che per i suoi personaggi di solito ben articolati, leggendola ormai da tanti anni ho notato alcune congruenze tra i suoi libri. Il protagonista è sempre in qualche modo un “disadattato”, una persona che non riesce ad integrarsi con gli altri, che deve lottare per ottenere dei risultati e che è sempre alla ricerca del suo posto nel mondo, inoltre i protagonisti sono sempre cresciuti da una persona sola, se non proprio un genitore qualcuno che fa le sue veci.

Questo libro non è diverso da questo punto di vista, così troviamo Telkar, nato da uno stupro, mezzo uomo e mezzo Drow, cresciuta dalla madre e sempre impegnato a farsi accettare dagli umani come uno di loro. Per la prima volta l’autrice è alle prese con un protagonista maschile e non sono pienamente convinta del risultato. In Telkar , uomo forte e deciso, ritrovo molti tratti delle eroine tradizionali della Troisi ( forse anche perchè queste vestono panni tradizionalmente maschili), ma la sua riluttanza nell’accettare il suo aspetto e il tentativo di nasconderlo con trucco e tinte per capelli mi sembrano caratteristiche fin troppo femminili. E’ vero anche che la società in cui vive è una società dell’immagine dove tutto deve apparire ordinato e perfetto, anche a spese della Natura e di un intero popolo già ridotto in schiavitù.

A mio parere il romanzo è troppo breve per permettere l’approfondimento di altri personaggi che non siano il protagonista, tutto giro intorno a lui e al suo persorso di crescita e sebbene la Troisi ci tenga particolarmente a tracciare questa strada, a me più che un percorso  sembra un salto nella consapevolezza della realtà. Telkar, che si improvvisa investigatore, trova nella sua indagine ben altro rispetto a ciò che cercava, trova le sue origini, il suo popolo, un posto per cui non deve lottare ma che è fatto apposta per lui, chiunque decida di essere. Così, in poche battute, quel mondo perfetto e pulito a cui tanto aveva aspirato, a cui aveva dedicato la sua vita e per cui era pronto anche a rischiarla, appare in tutta la sua corruzione mostrando la meschinità del suo popolo e il menefreghismo di quelle persone che avrebbero dovuto tutelate la Vita con la Giustizia.

La storia è scorrevole e si legge velocemente anche se certamente la Troisi non può essere definita una grande scrittrice di gialli: il colpevole viene subito individuato da un lettore attento e il finale è abbastanza scontato. Resta comunque una gradevole lettura firmata da una Troisi che precede la crescita avvenuta durante le Leggende.

 


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