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I danni al cervello causati dal fumare marijuana

Creato il 16 aprile 2014 da Laricercascientifica

Mentre è notizia dell’ultim’ora la presenza in Colorado dei primi distributori automatici di marijuana per permettere alla gente di acquistare più velocemente un pò di cannabis, sempre dagli USA arriva una nuova ricerca che, in controtendenza con le numerose pubblicazioni che esaltano i benefici terapuetici delle droghe leggere, conferma il rischio di danni al cervello per chi fuma marijuana. La ricerca scientifica condotta da Hans Beiter, docente di psichiatria e scienze comportamentali presso la Northwestern University, e pubblicata sul Journal of Neuroscience prende in esame, diversamente da studi precedenti, dapprima i consumatori occasionali di marijuana e non quelli abituali.

Secondo la ricerca, infatti, esisterebbe una correlazione tra il numero di volte che si fuma marijuana e la presenza di “danni” o anomalie cerebrali. Queste anomalie si riscontrano in alcune regioni del cervello, come l’amigdala, fondamentali per la regolazione delle nostre emozioni come la paura e, soprattuto, delle nostre motivazioni. La conclusione dello studio è che simili cambiamenti iniziali registrati in queste aree del cervello sono segnali di mutamenti più importanti che possono avvenire in futuro con un uso più prolungato e reiterato di marijuana. Il danno maggiore potrebbe essere, secondo i ricercatori, la totale perdita di motivazione e mancanza di concentrazione per un individuo, nel portare avanti le proprie faccende o i singoli doveri quotidiani.

  • Ricerca di: Northwestern University
  • Pubblicata su: Journal of Neuroscience
  • Conclusione: Esiste un legame evidente tra il numero di volte che si fuma marijuana e la presenza di anomalie cerebrali

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