Un privilegio, scrivere
uno dei pochi
che si possa pretendere:
economico, veloce
-a chi si nega?-
[anche il reo
in carcere
l’ottiene
senza sforzo]
un’àncora nelle sempre
diverse burrasche giornaliere.
Una penna, un quaderno
degli scarabocchi strani
e ci si sente più sereni
in pace con se stessi.
Acrobatico è infatti
tenere saldo
il timone d’equilibrio
saggezza e politically correct
con figli, colleghi
compagni di vita o d’avventura
e trovare bonaccia
tra crucci quotidiani
metafisica spicciola
percezione d’inadeguatezza
insofferenza dei giovani
e sofferenza dei vecchi.
Ma prendere un foglio
tracciare qualche segno
magari al sole
–en plein air-
come gli impressionisti
può conciliare (con)
la vita
e far solcare quel mare
da branchi di delfini.
MGC 28.6.2011