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La rivoluzione non la si fa pestando i tasti di un PC, ma guardando a quanto è successo e sta succedendo nel Nord Africa e in alcuni paesi arabi, verrebbe da dire che si può fare qualcosa che ci va molto vicino. Noi genovesi, da tempi consolidati, (metà del 1800) per effetto di alcuni traffici dell’armatore Rubattino ( lo stesso che armò le navi per la spedizione dei mille), nel porto di Massaua in Eritrea, appioppiamo l’appellativo di Gabibbo a chi non è di origini liguri. Soprattutto a chi proviene dal sud sia dell’Italia che del mondo, accumunando tutti con gli scaricatori del porto di Massaua da cui deriva il termine gabibbo. Onore ai Gabibbi quindi , che pestando un po i tasti del PC, usando pur nelle limitazioni imposte dal potere costituito i social network, hanno e stanno concretizzando con le manifestazioni reali e non virtuali le trasformazioni radicali nei loro paesi di origine.Più volte, confrontandoci nella realtà ci siamo interrogati quale era il nostro limite nell’esternare, nell’informare e nell’inveire sul web. Troppo spesso, specialmente nell’ambito di una sinistra sbandata, si è minimizzato e spesso isolato chi produceva idee in rete, perché non bisognava disturbare i manovratori, fossero essi i Vendola piuttosto che i Ferrero, i Bersani piuttosto che Rizzo o i Fava, i Renzi, i Diliberto i D’Alema o chiunque avesse acquisito un ambito dettato da strutture che in questi anni si sono sempre più sgretolate. Sono alcuni giorni che non riesco a non fare a meno di pensare a due punti scritti in neretto pochi post precedenti a questo. Con estrema arroganza chiedevo, prima che diventasse di dominio pubblico, la risoluzione degli accordi con il governo di Gheddafi, perché quello da dare nell’immediato era un preciso segnale politico e una incontrovertibile scelta di campo. Altro punto che avevo evidenziato era la risoluzione attraverso un ddl di tutto ciò che riguardava la politica fallimentare dei respingimenti. Furbesche manovre, amnesie legislative, deliri politici, sono il prodotto della politica reale sugli argomenti sopra citati, sia da un governo di dipendenti di un premier destabilizzato sia da parte di una opposizione del farei ma non posso. Da quando è iniziata la crisi Libica il ministro degli interni continua a paventare la possibilità di un esodo dal nord Africa ben più consistente di quello biblico. Sicuramente è una emergenza a cui tutta l’Europa deve guardare e partecipare, perché anche chi non volesse partecipare ne sarà inesorabilmente coinvolto. Come Pierino il ministro Maroni ipotizza degli esborsi per questa emergenza che mi ricordano gli aumenti del costo della benzina (£ 1,90 - 1935) per la guerra d’Abissinia o del terremoto del Belice (£ 10 - 1968) che paghiamo tuttora. Questa mattina, alla faccia di mio figlio, che ha atavici problemi con la matematica, mi sono svegliato con dei numeri in testa. Sono andato a cercare su quel disdicevole mezzo di informazione che è Wikipedia la voce “ otto per mille”. Una delle accuse rivolte a Wikipedia è di essere incompleta e spesso un po troppo sommaria. Prendo per buono il dato incompleto in quanto l’ultimo conosciuto è del 2008, e scopro che l’otto per mille del 2008 alla chiesa cattolica ammonta a 1002 milioni di euro, e che guardando gli anni precedenti la cifra è costantemente in crescita. Non sono un mangiapreti e non voglio offendere i sentimenti religiosi di cattolici e non, per cui la proposta che faccio, dettata solo dal ragionamento che i soldi sono dei contribuenti italiani e che la destinazione deve essere comunque per emergenze umanitarie, abbassiamo la trattenuta dall’otto al cinque per mille destinate alle confessioni religiose e il rimanente tre per mille, circa 375 milioni di euro riferito al 2008, (purchè a gestirlo non sia Bertolaso e la sua cerchia di accoliti) lo si destini alle emergenze umanitarie come quella dei disperati sulle carrette del mare. Termino pensando che sarebbe stato carino se questa proposta l’avesse fatta la banda delle tre B (Bertone, Bagnasco e Berlusconi) in qualità di crociati dei valori cristiani di integrità morale e carità cristiana.Laicamente sono disponibile al perdono se rapidamente daranno esecuzione a quanto ho ipotizzato.Non ho dimenticato che avevo iniziato parlando dei gabibbi :meglio gabibbo che suddito!!Loris
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