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I diari della Saturn (Tappa 1)

Creato il 30 marzo 2011 da Robifocus

I diari della Saturn

“Ciao ragazzi, allora dove volete andare in viaggio di Nozze?”

“Beh sai Luigi ci piacerebbe un posto che avesse un bel mare, spiagge favolose, bla bla bla… avevamo pensato alle Isole Vergini Britanniche perché sono…”

Iniziò così il primo incontro con il nostro agente di viaggio e dopo dieci minuti di chiacchiere lui ci guarda, si avvicina un po’ a noi, tanto da creare quel raccoglimento complice e con un filo di voce ci dice “… sentite … quelli son bei posti certo ma… voi due” ci guarda facendo una pausa ad effetto prima di proseguire: “… voi due dopo 3 giorni state sbattendo la testa sulla porta del bungalow” risate generali e si cambia itinerario in un attimo.

Così a pochi mesi da quell’incontro, dopo la cerimonia, la festa in villa fino a notte inoltrata, le chiacchiere e la compagnia fatta agli ultimi ospiti che alla spicciolata lasciavano Milano per tornare a casa, insomma dopo 24 ore che non si dormiva, in piena notte stavamo preparando i nostri 2 trolley semi vuoti per la partenza da Malpensa dove ci attendeva l’inizio di un viaggio On the Road che ci avrebbe portato a visitare posti magnifici e città famosissime. Finalmente partivamo per il nostro Big Tour.

Snoccioliamo qualche cifra tanto per capirci …

24 Giorni di viaggio, 11 le Tappe toccate, 10 gli Alberghi dove abbiamo alloggiato, 8 gli Stati attraversati, 2 i Trolley da cabina alla partenza, 2 le Valigie da stiva aggiunte al ritorno, quasi 22.000 km in volo fatti su 5 tratte aeree di cui 2 intercontinentali e 3 interne, più di 3.000 km in auto, 370 km in treno e 60 km a piedi, per un totale di circa 25.300 km di viaggio!

I diari della Saturn (Tappa 1)

TAPPA 1 : MILANO – SAN FRANCISCO

A Malpensa ci aspettava il nostro primo volo KLM, destinazione Schipol Amsterdam dove un 747 della KLM ci riservava due spettacoli poltrone di business.

La seconda tratta aerea passa tra bicchieri di champagne, schermo personale dove scelgo 3 film mentre mi portano da mangiare un paio di volte, qualche snack, caffè, vino, copertina calzine e cuffie… insomma una pacchia fino all’atterraggio sul suolo statunitense di San Francisco!

Cotti all’inverosimile dopo aver dormito 2 o 3 ore nelle ultime 40, aver passato il controllo doganale, arriviamo al banco dell’autonoleggio in uno stato di trans cosciente.

“Buongiorno, in cosa posso esservi utile” … ah già qui è ancora giorno mioddio “Salve, abbiamo la prenotazione per una Dodge Journey” avevamo deciso di viaggiare comodi visto le mila miglia che ci aspettavano.

“mmm… mi spiace ma non sono più disponibili, sicuri di voler prendere un’auto così grande e potente?” … “Si grazie, ne vorrei proprio una grande” – dico sfoggiando un falso sorriso di cortesia mentre pensavo … che palle sti californiani e le loro manie ecologistiche… adesso mi attaccherà una pizza sui consumi… ma io sono stanco, ho appena messo piede a terra dopo 13 ore di volo, non dormo seriamente da 40… ma mi devi stare a fare le storie proprio a me?

“dunque Signore le posso dare una Jeep Commander” … strabuzzo gli occhi “alla faccia… ehm si va bene” basta che mi lasci andare a dormire maledetta!

Smanetta ancora un p ò sul pc, stampa, strappa, consegna, firmo, carta e via mi molla in mano le chiavi con targa e posto nel parcheggio.

Arriviamo giù, mi sforzo di aprire un occhio e leggere la targa sul portachiavi… “Miri ma dov’è sta Jeep?” guarda guarda e riguarda non la vediamo, rileggo e sul modello c’è scritto SILVER… ah beh bravi, così la trovo di sicuro… guardo la chiave ed il logo non lo riconosco o almeno sono sicuro che non sia quello della Jeep.

Va beh passiamo al pratico, premo l’apertura porte macchina dopo macchina fino a quando un lampeggio arancio quasi non ci acceca! Un mostro argento di marca sconosciuta ci saluta con un BIP BIP di benvenuto.

Io sono a bocca aperta, Miri quasi urla “Ma sei pazzo? Io su sto coso manco ci riesco a salire? Ma cos’è un minivan?”

Troppo stanchi per ritornare al banco e chiedere di cambiarlo la convinco a salire, accendo il mostro e noto il conta chilometri … segna 13 miglia, in effetti sfilo della plastica dal cambio, l’auto è nuova di pacca, ottimo!

Gran sorriso e via per … Le strade di San Francisco!


Alloggiamo al Clift Hotel, splendido boutique hotel in zona Union Square facente parte della catena dei Morgans Hotel.

Dal nostro covo d’orato esploriamo San Francisco, a piedi, sui Tram, anche quello di Milano e sui mitici Cable Car. Visitiamo l’Embarcadero, il Fisherman’s Wharf dove abbiamo mangiato la zuppa di granchio e i panini con i gamberetti, passeggiamo sul famoso Pier 39 da cui si gode una stupenda vista sull’isola penitenziario di Alcatraz, The Rock come la chiamano qui e scattatiamo mille foto ai Leoni Marini che oziano sui moli galleggianti.

Prendiamo un bus turistico aperto e percorriamo tutto il Golden Gate Bridge, passando per il Presidio, infine attraversiamo il quartiere Italiano di North Beach dove la mattina successiva abbiamo fatto il brunch da Mama’s che raccomando vivamente a tutti, e mentre facevamo la fila di un’ora per entrare guardavamo un gruppo di cinesi che facevano Tai Chi nel parchetto di fronte alla Chiesa di San Pietro e Paolo, a dir poco curioso.

Chiaramente non ci siamo fatti mancare i quartieri di Chinatown, del Financial District e le colline di San Francisco con le sue tipiche case vittoriane nel quartiere di Haight-Ashbury.


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