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Conosci Agy, la creatrice eco-sostenibile dietro Green Issues by Agy? Mi piace un sacco le cose interessanti che fa con i suoi progetti di cucito e altro. Questo dicembre e gennaio sta raccogliendo i motivi per il quale le persone conservano certi oggetti materiali per tantissimi anni nonostante il fatto che viviamo in una società che valorizza soprattutto il nuovo, e butta via il resto. Ha organizzato un elenco lungo di blogghisti che condividono alcuni oggetti che hanno da almeno 20 anni, spiegando il perché nella serie “I didn’t throw it away”. Quindi oggi condivido qualche cosa che ho da tantissimo tempo e i miei motivi per fare così.
E’ vero che viviamo in una società di consumerismo e che ci viene insegnato di volere sempre le cose nuove. Ma non è sempre possibile economicamente. A casa nostra abbiamo alcuni mobili antichi (e altri semplicemente vecchi), non per forza perché ci piacciono, ma perché non vogliamo spendere i soldi per mobili nuovi. Ma ci sono alcune cose che non valgono molto (o non costerebbero molto da sostituire), che tendiamo a conservare. La chiave è come ci fanno sentire. Molte persone conservono i loro giocattoli o libri preferiti da quando erano piccoli. Hanno quella qualcosa di magica che ti riporta indietro nel tempo e ti ricordano dei tempi dell’infanzia.
E quanto è meraviglioso quando i tuoi figli usano i tuoi giocattoli dell’infanzia?! Ti ricordi la foto in alto dal mio post sulle strade giocattoli per bambini? Le due macchine viola, quella coccinella e il camion Vons erano tutti i miei e, prima ancora, dei miei fratelli maggiori. E’ davvero divertente vedere come interagiscono questi pezzi del proprio passato con il presente dei figli!
Puoi anche scoprire cose dal tuo passato da questi oggetti. Quando mia madre ha visto la foto in alto, mi ha chiesto se sapevo che Vons fosse una catena di supermercati in California. Non avevo proprio idea! Sono nata in California, ma cresciuta in Massachusetts dall’età di due anni, quindi non ho alcuna memoria della vita là. Ho sempre pensato che Vons fosse qualche nome inventato!
Alcuni giocattoli ti riportano indietro nel tempo in un modo diverso. Amavo tantissimo questo giradischi/carillon da piccola, e sono contentissima che l’abbiamo conservato perché non si troverebbe mai una cosa del genere in un negozio oggi. Abbiamo un giradischi in casa, ma i nostri figli gli chiamano sempre “CD” perché non conoscono bene questa tecnologia.
Stessa cosa con quei telefoni di Fisher Price “Chatter Telephone” che tanti bimbi della mia generazione avevano. Questa foto non è mia perché ho chiuso il mio uguale a questo in una scatola dopo che mio figlio l’ha quasi distrutto. I bimbi di oggi non sanno d’istinto che questa cosa è un telefono perché quelli di oggi non l0 assomigliano per niente! I giocattoli insegnano i bambini come sono cambiate le cose nel tempo. Cavolo, ricordano anche noi adulti quanto sono cambiate le cose!
Puoi anche affezionarti molto ad un oggetto se ti ricorda qualcuno. Ho pubblicato questa foto di mio figlio ed io pochi post fa. Mia nonna mi ha fatto quel cappello rosso ai ferri quando ero piccola. Quel cappello si è allargato ed è cresciuto con me e ho continuato a portarlo fino ad essere un adulto perché mi ha fatto pensare a mia carissima nonna.
Quando mia nonna è morta quattro anni fa, mia madre ha conservato un sacco di cose dalla sua casa che sapevo che avrei apprezzato. Non valgono veramente per l’argomento di questa serie perché non erano nel mio possesso fino a relativamente recentemente, ma erano cose che mia nonna aveva per tantissimi anni e che non butterò mai.
Ad esempio, i ferri di mia nonna. Li ha usati per fare quel cappello rosso di prima e tante altre cose che abbiamo usato. Mia madre ha incluso anche la sua collezione di ferri, sapendo che non li avrebbe più usati. Mi ricordo quanto mi affascinavano quei ferri giganti di mia madre quando ero piccola. La maggior parte di questi ferri sono di plastica e alcuni si sono addirittura spezzati quando li ho usati (come si vede qui), ma non ho intenzione di buttarli perché erano delle due persone che mi hanno insegnato le basi della maglia anni fa (ho delle foto di loro due che mi aiutavano ad iniziare la mia prima sciarpa, che poi è diventato un poncho).
Lo stesso vale per la borsa per i lavori ai ferri di mia nonna. Detesto le borse senza tracolla, quindi non userei mai questa borsa se non ci fosse un attaccamento emotivo.
Ho ricevuto un sacco di schemi, libri e riviste per l’uncinetto e la maglia che erano stati di mia nonna. Alcuni sono fantastici solo per la loro qualità vintage. Quei cappelli in quella rivista Bernat sono fighissimi nello stile degli anni 60! Non userò mai quei rettangoli di cartone che usava mia nonna per fare i pon pon perché ho degli strumenti più nuovi che sono più semplici da usare, ma mi piace molto immaginare come ci avvogeva intorno la lana. Mia madre mi ha dato il suo vecchio libro Complete Book of Needlecraft da cui ha imparato tante tecniche. E’ molto più semplice guardare online per imparare queste cose, ma mia piace sfogliarlo ogni tanto, pensando a lei.
Ho fatto un salto quando ho aperto una rivista di schemi di uncinetto e ho trovato questa foto delle copertine per neonati, perché ho avuto esattamente quella rosa/celeste/bianco a zig-zag per i miei figli piccoli. Come mai? Perché mia madre ha usato questa stessa rivista per farla quando aspettava suo primo figlio, mio fratello maggiore. E quella copertina è stata passata da bambino in bambino, nipote a nipote. Quando è emozionante avere la copia originale dello schema!
Come sono l’unica rimasta nella mia famiglia che lavora a maglia, sono anche l’unica rimasta che cuce, quindi ho ereditato montagne di tessuti (ne ho usato alcuni per fare i furoshiki) e strumenti di cucito (quelli sopra sono solo una frazione). Utilizzo alcune di queste cose (ad esempio, la misura per cucire che ho fatto vedere nella mia lezione sugli orli) e alcune non uso mai (ad esempio, la rotella per ricalcare i cartamodelli), ma li conservo tutti perché mi piace avere e usare gli stessi strumenti che mia nonna ha comprato e usato. Ma mi piace anche molto il packaging vintage! Non vedo mai aghi fatti in Inghilterra che sono mantenuti con tessuto dentro una bustina. E i prezzi di decenni fa fanno ridere!
Potrei parlare tutta la giornata su tutte le cose che ho avuto per almeno 20 anni, ma mi fermo qui. Grazie ad Agy per avermi invitato a fare parte di questa serie! E’ stato davvero interessante pensare alle motivazioni per cui conserviamo certe cose per decenni!
Domanda del giorno: Hai mai conservato qualche oggetto per almeno 20 anni? Perché? Lo usi regolarmente?
Mi piacerebbe molto sentire degli oggetti che tenete vicini al cuore!